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Congratulazioni al Rag. Monti: Il 2012 è stato l'anno peggiore dal dopoguerra.  
Della seconda guerra mondiale, intendiamo. 
 
A novembre indicatore dei consumi dell'associazione dei commercianti negativo. Intanto, l'Istat: calo del debito pubblico grazie all'Imu, ma pressione fiscale in aumento al 44,8% e crollo del 4,1% del potere d'acquisto delle famiglie 
A novembre l'indicatore dei consumi di Confcommercio ha registrato una nuova flessione, risultando in calo del 2,9% sull'anno e dello 0,1% rispetto al mese precedente. Prosegue così il trend in atto dalla fine del 2011, ed emerge "con una certa evidenza come il 2012 si avvii ad essere ricordato come l'anno più difficile per i consumi del secondo dopoguerra", sottolinea l'associazione dei commercianti. 
L'Ufficio studi di Confcommercio segnala come "la crisi sia ancora ben presente all'interno del sistema economico". E, quindi, "difficilmente la nostra economia, ed i consumi in particolare, potranno cominciare a mostrare, nel breve periodo, segnali di un significativo miglioramento". 
 
Pesante taglio degli acquisti delle famiglie 
Il calo (-2,9%) dei consumi di novembre riflette una diminuzione del 3,6% della domanda di servizi e del 2,7% della spesa per i beni. Per quasi tutti i beni e servizi si registra una "una pesante" riduzione delle quantità acquistate dalle famiglie, rispetto a novembre 2011.  
 
In controtendenza servizi e beni per le comunicazion
Mentre, l'unico segmento che resta positivo è quello relativo ai beni e servizi per le comunicazioni, con un +4% annuo (ma un -0,8% sul mese). Stabili i beni e servizi per la cura della persona, dovuti alla spese per la salute, servizi e prodotti, un consumo obbligato da parte delle famiglie. Tutte le altre risultano ancora in calo: dal -15,2% annuo dei beni e servizi per la mobilità (-2% su mese) al -2,6% sempre annuo per alimentari, bevande e tabacchi (+0,6% su mese). 
 
Aumenta la pressione fiscale 
Sale però, contemporaneamente, la pressione fiscale: nei primi 9 mesi del 2012 l'incidenza sul Pil è passata al 44,8% dal 43,2% dell'anno precedente. 
 
Crolla il potere d'acquisto delle famiglie 
Per le famiglie, sempre nei 9 mesi presi in esame dall'Istat, crolla il potere di acquisto che, rispetto allo stesso periodo del 2011, registra una flessione del 4,1%. Mentre è in lieve aumento (all'8,9%, in aumento di 0,8 punti) la propensione al risparmio. 
17/1/2013
Gli ulivi distrutti a Nablus 
 
 
210 Ulivi distrutti a Qusra, Nablus. 17/1/2013 
 
Una fonte ufficiale palestinese ha reso noto che Domenica 13 gennaio, i coloni israeliani hanno distrutto oltre 200 alberi d’ulivo in un villaggio di Nablus. 
 
Ghassan Daghlas, responsabile per l’Anp del dipartimento di monitoraggio delle colonie israeliane, ha riferito che nella mattinata di venerdì, decine di coloni dall’avamposto illegale di Esh Kodesh hanno fatto irruzione nel villaggio di Qusra e sradicato almeno 210 alberi d’ulivo.  
Gli alberi erano di proprietà di Jamal Abdel-Aziz, Abdul Majid Hassan, Abdul Azim Ahmed e Noman Abu Rayda. 
 
Nella ultime settimane, il villaggio di Qusra è stato oggetto di diversi attacchi violenti da parte dei coloni, provenienti dagli avamposti coloniali vicini.  
Giovedì 10 gennaio, i coloni di Kodesh Esh hanno aperto il fuoco contro gli abitanti di Qusra, colpendo Samer Masameer, di 26 anni, ad una gamba.  
 
Sabato scorso, i coloni hanno fatto irruzione nel villaggio, sparando in aria. Molti abitanti sono stati aggrediti, alcune abitazioni e un trattore sono stati danneggiati durante l’irruzione. Qualche giorno prima, i coloni avevano sradicato più di 190 alberi d’ulivo, sempre a Qusra. 
Nella zona di Nablus, dove gli insediamenti israeliani sorgono nelle immediate vicinanze dei villaggi palestinesi, la frequenza degli attacchi dei coloni è particolarmente elevata.  
 
Gli attacchi compiuti dai coloni contro i palestinesi e le loro proprietà sono sistematici e raramente vengono perseguiti dalle autorità israeliane. 
 
Secondo il diritto internazionale, tutti gli insediamenti israeliani sono illegali!
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Morire a 21 anni! 
 
 
Nella serata di Lunedì 14 gennaio, gli abitanti del villaggio di Dora, a sud di Hebron, hanno partecipato al funerale di Uday Kamel al-Darawish, 21 anni, ucciso dall’esercito d'Israele.  
Centinaia di palestinesi, provenienti da Dora e dai villaggi vicini, oltre ad alcuni leader delle forze nazionaliste e islamiche, hanno partecipato al corteo funebre, partito dalla Grande moschea di Dora e direttosi al cimitero del villaggio. 
Il feretro del giovane, acclamato martire e avvolto dalla bandiera palestinese, è stato trasportato in spalla dai partecipanti che hanno chiesto vendetta e elogiato i martiri e i lavoratori palestinesi. 
 
Al-Darawish è stato ucciso nella serata di sabato, mentre stava tentando di superare il Muro di Annessione, nei pressi del villaggio di al-Ramadin, a sud di Hebron, per raggiungere il suo posto di lavoro, nei territori palestinesi del ’48. 
Alcuni lavoratori palestinesi, che si trovavano nei pressi di al-Ramadin, hanno riferito che i soldati israeliani hanno inseguito il veicolo sul quale viaggiava al-Darawish insieme ad altri giovani. Quando è arrivato nei pressi del muro, i soldati israeliani del ceck point, dotato di blindatura, hanno iniziato a sparare numerosissime raffiche di mitra. Quando, ormai, l'autovettura era immobile e semi distrutta (i militari della stella di Davide avrebbero sparato dentro il territorio palestinese) sono arrivate le ambulanze israeliane, dove il giovane era rimasto gravemente ferito e trasportato in un ospedale israeliano. 
 
I lavoratori hanno poi aggiunto che l’esercito d'Israele si è schierato nella zona ed ha impedito ai palestinesi di raggiungere i propri luoghi di lavoro, chiudendo nei fatti i confini e isolando, arbitrariamente, i territori della Repubblica Palestinese. 
Centinaia di palestinesi si recano, ogni giorno, all’interno dei territori del’48 per lavorare, a causa delle difficili condizioni economiche e la mancanza di lavoro in Cisgiordania.
Prova missile 
 
 
Gaza, 16 gennaio 2013 
 
L'ala militare di Hamas ha eseguito il collaudo delle “varianti perfezionate dei missili a lungo raggio”. I missili sono stati lanciati nella direzione del Mediterraneo.  
Hamas ha confermato l'informazione, dopo aver comunicato che è contento del risultato. I missili sono stati prodotti nella Striscia di Gaza con l'uso di tecnologie iraniane e hanno un raggio operativo di alcune decine di chilometri. 
 
La stampa israeliana, commentando i comunicati palestinesi, indica che dalla fine dell'operazione “Colonna di nuvola” non sono passati nemmeno due mesi, ma Hamas si sta preparando alla prossima guerra. 
 
di Ninni Raimondi
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