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Catalogna?  
di Ninni Raimondi 
 
Catalogna, Puigdemont:  
c'è alternativa a indipendenza, apriamo tavolo negoziato.  
L'ex presidente della Generalitat cambia posizione e in un'intervista al quotidiano belga Le Soir, afferma di essere "sempre" aperto ad accettare "un altro rapporto con la Spagna" e che "è ancora possibile" una soluzione alternativa all'indipendenza Tweet Rajoy a Barcellona per "recuperare la Catalogna con la democrazia" Madrid, Corte Costituzionale annulla dichiarazione indipendenza.  
Sciopero generale in Catalogna Catalogna. Media: Puigdemont sarà fermato con i suoi 4 ex ministri per udienza nelle 'prossime ore' Catalogna, giudice spagnolo ordina l'arresto per Junqueras e sette ministri del Govern 13 novembre 2017 Per la Catalogna "un'altra soluzione all'indipendenza è possibile": lo afferma il leader indipendentista Carles Puigdemont in un'intervista al quotidiano belga Le Soir. Puigdemont si dice favorevole a un accordo con il Governo: "E' sempre possibile un accordo, sono 30 anni che lavoro per ottenere un altro tipo di rapporto tra la Catalogna e la Spagna, ci abbiamo molto lavorato ma l'arrivo di Aznar ha fermato questo percorso".  
La soluzione, spiega, è "sedersi al tavolo del negoziato"  
All'Europa Puigdemont chiede di fare la stessa cosa che ha fatto con Polonia e Ungheria:valutare se ci sono stati "abusi" di diritti: "Salta agli occhi che il Governo spagnolo non ha rispettato la carta dei diritti fondamentali".   
Governo Puigdemont: 'non pronti per indipendenza'  
Il Govern catalano "non era abbastanza preparato per applicare l'indipendenza" ha affermato in una intervista alla radio catalana Rac1 Clara Ponsati,ministro ora 'in esilio' a Bruxelles nel governo destituito da Madrid del presidente Carles Puigdemont.    
Ponsati ha aggiunto che l'esecutivo catalano non si aspettava una risposta "tanto contundente e autoritaria" di Madrid: "è stata una risposta di guerra". La dirigente catalana ha affermato di avere "temuto per la mia integrità personale". Sondaggio Spagna, cresce Ciudadanos giù Podemos  La crisi catalana e la sensibile crescita del nazionalismo spagnolo che ha innescato vanno a beneficio in Spagna di Ciudadanos, il partito di Albert Rivera sulle posizioni più dure contro l'indipendentismo, secondo un sondaggio Metroscopia pubblicato da El Pais.    
Se si votasse oggi stando al sondaggio, il partito 'arancia' salirebbe dal 10,1% ottenuto alle politiche dell'anno scorso e dal 18,6% nel sondaggio di ottobre al 22,7%, al secondo posto alla pari con il Psoe (che aveva fatto il 22,7% alle politiche e ottenuto il 22% nel sondaggio del mese scorso). Il Pp del premier Mariano Rajoy rimarrebbe il primo partito spagnolo con il 26,9%, in netto calo rispetto al 33,1% delle legislative. Podemos registrerebbe una flessione con il 14,7%, rispetto al19,7% ottenuto nel sondaggio di novembre, ma in crescita sul 13,1 delle politiche.
Licenza Creative Commons13 Novembre 2017