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Palermo: Centri sociali senza ve
 
Palermo: Centri sociali senza vergogna 
di Ninni Raimondi
 
 
Quando si dice essere senza vergogna ed essere convinti di godere di totale impunità.  
I centri sociali di Palermo hanno plaudito al pestaggio del militante di Forza Nuova Massimo Ursino, accerchiato, legato alle mani e ai piedi e picchiato a sangue da un gruppo di persone che lo ha poi ferito alla testa a suon di bastonate. Si è trattato dell’ennesima aggressione antifascista, eppure le forze politiche di sinistra hanno per lo più taciuto sulla vicenda, non potendo gridare al pericolo “onda nera” e dovendo semmai affermare il contrario. 
Forti evidentemente di questa generale cortina di silenzio, ecco che i centri sociali palermitani non hanno perso l’occasione per esaltare l’ignobile gesto: “Non rivendichiamo il gesto, ma difenderemo e saremo solidali verso gli autori offrendo loro supporto materiale e legale”, ha dichiarato a Palermo Today il responsabile del centro sociale Anomalia e di altre realtà di estrema sinistra Giorgio Martinico.  
Secondo questo signore di un certo spessore, il pestaggio ai danni di Ursino è da considerasi in qualche modo prevedibile.  
Tradotto, se l’è cercata.  
“Chi ha portato avanti per settimane una campagna d’odio e provocazione, andando in giro a fare il bullo, si sarebbe dovuto aspettare una reazione del genere. Hanno scelto di confrontarsi su questo piano e hanno ricevuto una risposta”. Parole che si commentano da sole, anzi che dovrebbero commentare gli esponenti di partiti politici, che hanno soffiato sul fuoco fino ad oggi. 
 
Sembra incredibile poi che qualcuno chieda addirittura di vietare il comizio di Roberto Fiore, leader di Forza Nuova, a Palermo. Eppure siamo alle solite, sono gli stessi personaggi che gettano benzina sul fuoco: “L’annunciata presenza in piazza, a Palermo, di Roberto Fiore prevista per il 24 febbraio è da ritenersi fuori dalle leggi e dal dettato Costituzionale”. Scrive ‘Potere al Popolo’ che ha chiesto al prefetto e al questore della città siciliana, di vietare la manifestazione di Fn. Ergendosi poi al di sopra della magistratura e del ministero dell’Interno. Potere al Popolo, ha poi sproloquiato: “Presentarsi alle elezioni non è e non può essere un salvacondotto di legittimazione di posizioni palesemente orientate alla diffusione dell’odio e di posizioni fasciste”. 
Licenza Creative Commons  23 Febbraio 2018
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