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Novità del dopo elezioni: Continuano gli sbarchi! 
di Ninni Raimondi
 
Era da qualche settimana che non si sentivano notizie di arrivi di clandestini in Italia. Lo strano fenomeno della fine degli sbarchi era stato liquidato con la scusa del maltempo, che secondo alcuni aveva costretto gli scafisti a fermarsi. Non che improvvisamente da ieri sia scoppiata l’afa o che il mare sia diventato una tavola. Infatti, a scrutinio concluso, gli sbarchi sono ricominciati. 
A Pozzallo questa mattina stanno sbarcando i naufraghi recuperati dalla nave Aquarius, noleggiata da Sos Mediterranee e gestita in partnership con Medici senza frontiere, in seguito a un naufragio avvenuto a 55 miglia al largo della Libia. Delle tante persone a bordo 21 sono morte e una settantina sono in attesa di toccare terra. Numeri che vanno ad aggiungersi a quelli dei 5334 immigrati sbarcati in Italia dall’inizio dell’anno. 
 
Del resto già alcuni giorni prima delle elezioni il sito Report Difesa aveva ospitato un contributo dell’ex Generale di corpo d’armata Vincenzo Santo in cui diceva: “Sono giorni che non si sente parlare di gente che sbarca sulle nostre coste o di poveri disgraziati che vengono portati nei nostri porti. Non ci sono più immigrati. Non sarà mai che qualcuno da qui riesca a dirigere quel traffico e dopo il 4 marzo farà riprendere quei viaggi della speranza? Mai dire mai”. Dopotutto il ministro degli interni Marco Minniti era in piena campagna elettorale. 
Se gli sbarchi dalle grandi navi delle ong si erano fermati dalla metà di febbraio, non è stato così per i cosiddetti sbarchi fantasma. Quelli che secondo l’Interpol a fine gennaio avevano fatto arrivare sulle coste italiane una cinquantina di sospetti “foreign fighters” dell’Isis, tutti di nazionalità tunisina, di cui si sono poi perse le tracce. L’ultimo si è verificato nella notte tra sabato e domenica sulla spiaggia di Zingarello a sud-est di Agrigento. Decine di uomini sono sbarcati da un peschereccio tunisino e nel giro di pochi minuti hanno fatto perdere le loro tracce. 
Licenza Creative Commons  8 Marzo  2018
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