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Ci mancava l’attacco congiunto dei media tedeschi
Non solo Mattarella e la gran parte dei media italiani, intenti a impedire (e così impallinare) la nomina di Paolo Savola a ministro dell’Economia, come se fosse normale e legittimo fare quadrato contro la maggioranza parlamentare che sta cercando di formare il governo. Ci mancavano i giornali tedeschi, in preda al vittimismo più allarmista. “Savona odia la Germania”, tuona la stampa di Berlino abituata ad essere lisciata dai precedenti esecutivi italiani. E’ un vero e proprio attacco congiunto e bipartisan: “L’Italia vuole un nemico della Germania al governo”, scrive la Frankfurter Allgemeine Zeitung.
A fargli eco è l’altro quotidiano di spicco tedesco, la Sueddeustche Zeitung: “Mai prima d’ora un presidente della Repubblica è stato messo così sotto pressione come in questi giorni dai due partiti (che stanno formando il governo, ndr)”. Come se le pressioni non le mettesse al contrario Mattarella, che si sta impuntando su quel nome.
“Si ostinano sul nome dell’eurocritico radicale Paolo Savona”, scrive ancora il giornale bavarese. “Questo odiatore della Germania dovrebbe entrare nel governo italiano“, spara al solito sobriamente Bild, che paragona poi il professore in pensione al greco Yanis Varoufakis, “che nel 2015 portò l’eurocrisi ai massimi livelli innervosendo tutta Europa”. I quotidiani tedeschi si scagliano anche contro i libri di Savona, in cui sono state espresse tesi antitedesche e contro l’euro. Un siparietto livoroso che suona come un deja vu, ma che stavolta rende bene l’idea del perché Mattarella stia alzando un inaccettabile muro.
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