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Il centrodestra conquista l’Abru
Il centrodestra conquista l’Abruzzo: Marsilio presidente. Crolla il M5S 
di Ninni Raimondi
 
Il centrodestra conquista la presidenza della Regione Abruzzo. Quando mancano circa duecento seggi da scrutinare su 1.633, Marco Marsilio (Lega, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Azione Politica, Unione di Centro – Dem.Cristiana) ha ottenuto il 48,4% contro il 31,3% del candidato del centrosinistra Giovanni Legnini (Partito Democratico, Legnini Presidente e altre liste). 
Crollano i 5 Stelle, con il candidato Sara Marcozzi al 19,9%, quando solo un anno fa il M5S era primo partito con il 40% dei consensi. 
Funziona quindi il centrodestra a trazione leghista – il Carroccio con il 28% è primo partito in Abruzzo – tanto che Marsilio (FdI) può dichiarare: “Come coalizione abbiamo fatto un partito straordinario e abbiamo costruito una squadra per dare un futuro agli abruzzesi”. 
 
E il neogovernatore di FdI assicura: “La ricostruzione sarà la nostra priorità assoluta. E’ rimasta ferma in questi ultimi tempi, è una vergogna che dobbiamo cancellare assolutamente.  
Il centrodestra ha già dimostrato con la ricostruzione del 2009 e torneremo a replicare quel modello. La mia assoluta priorità è rimettere in pochi mesi le persone nelle condizioni di rientrare nelle loro case“. 
Stefano Flajani, candidato di CasaPound Italia, non va oltre lo 0,5%, penalizzato anche dal fatto che il simbolo della Tartaruga frecciata non compariva sulla scheda elettorale. 
Il dato politico di queste Regionali è che il centrodestra – grazie alla Lega (al governo con i 5 Stelle) – in un anno è cresciuto del 15% (dato che all’incirca coincide con l’aumento dei consensi per il Carroccio, ovviamente in gran parte sottratti ai pentastellati). Il M5S (schiacciato da Salvini nell’azione di governo) registra un crollo pauroso, di circa 20 punti percentuali. 
Ieri non sono mancate le polemiche, a causa di un tweet del vicepremier Matteo Salvini: “Chi non va a votare ha già perso, libertà è partecipazione! 
 
Contro il leader della Lega il candidato alla segreteria Pd Maurizio Martina: “Il ministro dell’Interno invece di garantire lo svolgimento corretto delle elezioni regionali continua a calpestare le regole per fare propaganda per il suo partito.  
Per lui il rispetto delle norme ormai è un optional”. Contro il vicepremier anche Nicola Zingaretti, governatore dem del lazio: “Viola la legge elettorale. Arroganza al potere“. 
 
Dal canto suo, Forza Italia ha protestato per lo spazio dato al M5S sui canali Rai: “In Abruzzo si vota e Lucia Annunziata invita in Rai Di Battista?“. 
Licenza Creative Commons  11 Febbraio 2019
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