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Tav, nuovo pressing della Ue
Tav, nuovo pressing della Ue: “Roma dica come rispetterà l’accordo” 
di Ninni Raimondi
 
L’Unione europea torna in pressing sull’Italia: la Tav è necessaria, basta ritardi. Una bella rogna per il governo Lega-M5S, ancora spaccato tra i primi, che vogliono proseguire i lavori, e i secondi, assolutamente contrari. 
In effetti, sottolinea il portavoce della Commissione Ue per i Trasporti, Enrico Brivio, dato che la tempistica per la realizzazione dei lavori relativi alla Torino-Lione “già oggi non è pienamente rispettata, più tempo passa più alto è il rischio che alcuni fondi debbano essere riallocati in futuro. E’ per questo che aspettiamo chiarimenti il più presto possibile dalle autorità italiane“. 
Insomma, l’Italia rischia di perdere i soldi della Ue. Oltre che dover restituire quelli già avuti, sia chiaro. 
 
“Oggi il progetto – continua il portavoce – subisce sempre maggiori ritardi per la sospensione degli appalti. La situazione è monitorata attentamente” dalla Commissione e dall’Inea, l’Agenzia per l’innovazione e le reti. “A seconda dell’evoluzione nei prossimi giorni e settimane, cambiamenti nel Grant Agreement per modificare la portata, la tempistica e il livello dei finanziamenti Ue potrebbero rendersi necessari”. 
La Commissione Ue, pertanto, si attende che il progetto della Tav “venga concluso in linea con quanto previsto dall’accordo. Se una delle parti ha una posizione ufficiale diversa, dovrebbe parlare prima di tutto con l’altra parte”, sottolinea ancora il portavoce per i Trasporti della Commissione. “A causa della sua dimensione europea strategica – continua – il contributo al passaggio a modalità di trasporto più sostenibili e, conseguentemente, per il positivo impatto ambientale, il progetto è cofinanziato dal bilancio Ue. Come ogni altro progetto finanziato dalla Connecting Europe Facility, si basa su un Grant Agreement. Il progetto è in corso ed è importante che tutte le parti mantengano gli sforzi per completarlo in tempo, in linea con il Grant Agreement“. 
“Sottolineo che, assistendo le autorità nazionali nell’attuazione del progetto, la Commissione – continua Brivio – prende molto sul serio tutte le preoccupazioni di carattere sociale, economico ed ambientale.  
Più nello specifico, ieri lo studio sui costi e benefici è stato illustrato alla Commissione, ma la Commissione ha chiarito alle autorità italiane che servono ulteriori chiarimenti nei prossimi giorni, il più presto possibile, per chiarire come l’Italia intende rispettare il Grant Agreement“. 
 
L’opposizione all’attacco: “Basta ritardi, la Torino-Lione va fatta” 
La richiesta di Bruxelles scatena l’opposizione che torna alla carica contro il governo. “Tav, opere pubbliche, autonomia, Alitalia, Quote latte. La maggioranza non esiste e blocca l’Italia. Gli italiani pagano un prezzo enorme.  
Attenzione, così non si può andare avanti”. Lo scrive su Twitter il governatore del Lazio Nicola Zingaretti, candidato alla segreteria del Partito Democratico. 
Forza Italia pure fa presente che dopo l’ultimatum Ue non si più più perdere tempo. 
 
Il dato politico è che, sebbene Lega e M5S siano ben lontani da superare l’impasse, le richieste che arrivano da Bruxelles sono quelle di una Commissione uscente.  
A maggio verrà rieletto il Parlamento Ue, e potrebbero cambiare tante cose. 
Fino ad allora è difficile che ci saranno fughe in avanti della Lega o del M5S: in campagna elettorale per le Europee, nessuno vuole accollarsi la responsabilità di una crisi di governo. 
Licenza Creative Commons  16 Febbraio 2019
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