Questo Sito non ha fini di lucro, né periodicità di revisione. Le immagini, eventualmente tratte dal Web, sono di proprietà dei rispettivi Autori, quando indicato.  Proprietà letteraria riservata. Questo Sito non rappresenta una Testata Giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto non può essere considerato, in alcun modo, un Prodotto Editoriale ai sensi e per gli effetti della Legge n.62 del 7 Marzo 2001.
 
 
Scarica il PDF della situazione
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Interni
Esteri
Cultura
Parolatio
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie..
Nuova Zelanda, dopo la strage l’
Nuova Zelanda, dopo la strage l’allarme del governo: “Rischio di ritorsioni” 
di Ninni Raimondi
 
Dopo la strage che ha provocato la morte di 49 persone in due moschee di Christchurch, in Nuova Zelanda, il Dipartimento della Pubblica Sicurezza ha diffuso una circolare indirizzata questori, prefetti e comandanti provinciali in cui verrebbe evocata l’eventualità di “azioni emulative o di tipo ritorsivo”, sottolineando quindi la necessità di intensificare i controlli sul territorio. 
 
Presidi nei luoghi di culto 
L’informativa, come riporta il Secolo D’Italia, prescrive di “adottare iniziative investigative al fine di prevenire eventuali pianificazioni di atti ostili“.  
Si temono quindi ritorsioni verso la comunità cristiana e saranno quindi presidiati con la massima attenzione i luoghi di culto – sia islamici che cristiani – e vi sarà un generale incremento del livello di sorveglianza presso tutti i luoghi di aggregazione (Concerti, manifestazioni di piazza, centri commerciali, scuole).  
Il presidente dell’Agenzia ebraica per Israele, Isaac Herzog, ha espresso con un tweet la sua solidarietà e quella del Consiglio ebraico neozelandese alle famiglie delle vittime: “Siamo uniti nella lotta contro l’odio violento e il razzismo”, aggiungendo che “per la prima volta nella storia, le sinagoghe in Nuova Zelanda sono chiuse nel giorno di Shabbat in seguito allo scioccante massacro di musulmani a Christchurch”.  
La comunità musulmana rappresenta una sparuta minoranza della popolazione neozelandese, pari all’1,1% dei 4,5 milioni di abitanti, prevalentemente di provenienza asiatica. Nel 2013 i musulmani in tutta la Nuova Zelanda erano 46.149, concentrati nelle principali città. 
 
Il dibattito sulle armi 
Come comprensibile la strage di Christchurch, ha riaperto il dibattito sulle leggi per il possesso di armi, in particolar modo quelle automatiche, e proprio ieri il Primo ministro neozelandese Jacinda Ardern ha parlato della necessità di modificarle al più presto.  
In Nuova Zelanda, i 4,7 milioni di cittadini possiedono all’incirca 1,2 milioni di armi da fuoco e nessuna legge proibisce il possesso di fucili d’assalto semiautomatici.  
La maggior parte delle armi può essere venduta online legalmente a qualsiasi cittadino che abbia compiuto 16 anni e che sia dotato di porto d’armi, in numero illimitato e senza obbligo di registrazione.  
Si prospettano tempi duri per le libertà individuali dei neozelandesi. 
Licenza Creative Commons  17 Marzo 2019
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019