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Il meeting sovranista a Bruxelle
Il meeting sovranista a Bruxelles c’è già stato. E senza Salvini e i big dell’Ue 
di Ninni Raimondi
 
A pochi giorni dal congresso “sovranista” europeo indetto da Matteo Salvini a Milano, si è già svolto invece a Bruxelles il meeting dei movimenti identitari che chiedono con fermezza l’uscita delle rispettive nazioni dall’Unione Europea. 
Al meeting euroscettico tenutosi lo scorso sabato nella capitale belga, hanno partecipato i rappresentanti dei maggiori movimenti sovranisti europei tra cui CasaPound Italia, i francesi di Bastion Social, i tedeschi di Dritte Position, gli inglesi di Vortex Londinium, ma anche greci e belgi, fiamminghi e valloni.  
Tutti uniti nel rimarcare le proprie ragioni per uscire dalla Ue e tornare alle sovranità monetarie e politiche dei propri paesi. 
Organizzato da The Vortex Londinium – associazione attiva a Londra che conta tra le sue fila molti italiani – l’evento “Europe needs wind of change” di Bruxelles ha chiamato a raccolta vari movimenti identitari, provenienti da tutta Europa, per discutere delle imminenti elezioni europee che, qualunque sarà il risultato , porteranno una ventata di cambiamento all’interno del Parlamento Europeo. 
 
Tale evento ha avuto come scopo principale quello di mettere in contatto le tante comunità militanti europee, stufe delle promesse di uscita dell’euro dei propri governi fantoccio, per creare un fronte unico radicalmente in contrasto con i burocrati della Ue. 
“Sappiamo bene quali siano i nostri limiti elettorali a livello europeo, vista soprattutto la presenza dei sedicenti partiti populisti che costituiscono un muro di gomma alla crescita delle realtà che hanno partecipato a questo meeting, ma sicuri della forza delle nostre idee, siamo consapevoli del nostro potenziale e delle prospettive nel lungo termine che attendono coloro che rimaranno fedeli alle proprie posizioni contro quella che è la gabbia eurocratica” ha affermato nel corso della conferenza il portavoce di Vortex, Francesco Susinno. “D’altra parte, non ci riuniamo a Bruxelles soltanto per parlare di cosa può essere fatto in più dai partiti che oggi si presentano alle imminenti elezioni europee, ma di come invece l’apporto delle realtà partecipanti all’evento possano apportare un valore aggiunto ad una battaglia condivisa”. In conclusione: “Bisogna dunque parlarsi, confrontarsi e prendere esempio l’un l’altro per progredire in maniera omogenea nelle proprie realtà, ed eventi come questi e altri che seguiranno in tutta Europa, sono funzionali a tale obiettivo”. 
 
L’auspicio è quindi quello di creare un network capace di mettere in relazione diverse realtà, aventi come obiettivo comune la presa di consapevolezza da parte dei popoli europei delle sfide poste da una Ue che ha, per troppo tempo, fatto gli interessi di lobby e poteri sovrannazionali, in netto contrasto con le problematiche reali delle nazioni. 
Esperienza costruttiva per la delegazione di CasaPound Italia, che tramite il consigliere comunale di Bolzano, Andrea Bonazza, ha discusso dell’importanza di slegarsi dall’Unione Europea per rifondare una nuova Europa, capace di salvaguardare le singole identità nazionali e rafforzare le sovranità degli Stati anziché distruggerle come sta avvenendo oggi. “751 parlamentari dei 28 Stati membri costano alle rispettive nazioni una cifra che complessivamente può arrivare anche oltre i 60mila euro al mese a deputato” – ha spiegato Bonazza – “una gigantesca macchina succhia soldi che ha dato lavoro a migliaia di persone, si, ma sempre pagate dai contribuenti e spesso per non far niente. Un parlamento, quello dell’Ue, in cui con 3 miseri minuti di orologio puoi parlare o protestare per non essere ascoltato. Un parlamento in cui si ‘decidono’ decisioni già prese, a monte, dalla Commissione Europea presieduta da Juncker, o, ancor prima, dagli strozzini della Banca Centrale Europea”. 
 
Amareggiato dal nuovo volto della multietnica Bruxelles, Bonazza si è poi scagliato contro l’architettura moderna del Quartiere Europeo che ha stravolto l’estetica della capitale belga, una chiara diapositiva di come l’Ue sta distruggendo identità e tradizioni del Vecchio Continente, puntando ad una società asettica basata sul consumismo più sfrenato.  
“Un nuovo quartiere, quello dell’Ue, i cui imponenti palazzi di vetro e ferro hanno schiacciato le tipiche casette di legno e mattone, soffocando e distruggendo l’estetica della bella architettura tradizionale belga, quella dai colori vivaci e dai tetti pioventi, in un era in cui, sulla vecchia Europa, continuano a piovere soldi e merda dalla nuova Europa”. 
 
“Un vecchio sogno, quello dell’Europa, spento e distrutto dall’incubo dei nuovi burocrati europei che stanno inginocchiando le nostre nazioni, uccidendone le sovranità e le identità. Un Unione di schiavi, quella Europea, dalla quale dobbiamo uscire al più presto portando via con noi anche gli altri popoli, soprattutto gli amici mediterranei di Grecia e Spagna. Fuori da qui c’è l’Europa vera. Mandiamoli a fare in culo!” ha concluso duramente il rappresentante di CasaPound Italia, invitando gli italiani a compiere la scelta giusta alle prossime elezioni europee di maggio. 
Licenza Creative Commons  6 Aprile 2019
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