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Israele, Mattarella: “Due popoli
Israele, Mattarella: “Due popoli, due Stati. No a annessioni senza accordi” 
di Ninni Raimondi
 
Sergio Mattarella in visita ufficiale in Giordania interviene sulla questione palestinese proprio mentre il premier israeliano “Bibi” Netanyahu ha vinto le elezioni per la quinta volta. L’Italia, come l’Unione europea, sostiene la risoluzione “due popoli, due Stati” e “non saranno accettate mutazioni unilaterali territoriali o dei confini” senza accordo tra le parti, aggiunge incontrando ad Amman il re Abdullah II.  
Il presidente della Repubblica ha quindi sottolineato che l’Italia considera la Giordania un architrave di saggezza in Medio Oriente. E’ chiaro il riferimento del capo dello Stato alla recente decisione del presidente Usa Donald Trump di riconoscere Gerusalemme capitale di Israele, così come la sovranità dello Stato ebraico sulle Alture del Golan, che sono siriane.  
A ciò si aggiunga l’annuncio di “Bibi” di riconoscere la sovranità di quasi tutti i territori occupati in Cisgiordania. 
 
“Gerusalemme appartiene ai tre grandi monoteismi” 
“L’aver affidato alla dinastia Hashemita il ruolo di Custode di Gerusalemme è stata una scelta saggia perché è una città universale, che appartiene alle tre grandi religioni monoteiste, cristianesimo, ebraismo e islam, e bisogna tener conto di questa particolare specificità”, sostiene Mattarella. La Giordania è un punto di riferimento fondamentale “per la ricerca di pace, dialogo e coesistenza tra culture e fedi religiose, unica chiave per risolvere i problemi in Medio Oriente” e ha accolto generosamente milioni di profughi da tutta l’area. Per questo “ha diritto a un accrescimento della solidarietà della comunità internazionale e della Unione europea per l’attività che sta svolgendo di grande valore umanitario”, aggiunge il presidente della Repubblica. 
 
“Dialogo linea da portare avanti in Medioriente” 
“Noi condividiamo molti obiettivi e criteri di valutazione perché l’area del Mediterraneo sia area di pace, dialogo, sviluppo economico e cooperazione – ha detto Mattarella ad Abdullah II – e questo si può fare solo con il dialogo, una linea che lei porta avanti”. Il capo dello Stato ha sottolineato come la collaborazione tra i due paesi sia “intensa”.  
“La dobbiamo accrescere ulteriormente in tutti i campi: dalla sicurezza, all’economia alla cultura”. Mattarella ha poi espresso “ammirazione per l’accoglienza che il suo regno ha organizzato per i profughi siriani dopo l’esperienza di decenni con i palestinesi, gli iracheni e i tanti profughi della regione”. 
Licenza Creative Commons  12 Aprile 2019
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