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Indagato dalla Difesa il general
Indagato dalla Difesa il generale che a Viterbo protestò contro l’Anpi 
di Ninni Raimondi
 
Si era allontanato dalla cerimonia di celebrazione della festa della Liberazione lo scorso 25 aprile per protestare contro gli attacchi verbali del presidente Anpi viterbese Roberto Mezzetti.  
Ora il generale di brigata dell’Esercito Paolo Ricò è indagato formalmente dal ministero della Difesa. E’ quanto si apprende dal Giornale in un articolo di Chiara Giannini. 
 
Istruttoria formale 
Stando sempre all’articolo, la richiesta di apertura dell’istruttoria formale proverrebbe “direttamente dal gabinetto del ministro della Difesa“, probabilmente consigliata dai più stretti collaboratori della Trenta onde appurare se vi siano stati comportamenti tali da comportare una sanzione disciplinare.  
Quindi, dopo aver subito lo sfregio dei canti di Bella Ciao sopra le note solenni del Silenzio militare, dopo aver sopportato il surreale comizio di Mezzetti che per 25 minuti ha sproloquiato di razzismo, populismo, Salvini arrivando ad offendere anche le Forze Armate, ora Riccò si ritrova anche la beffa di una gratuita persecuzione a firma Movimento 5 Stelle.  
 
Le critiche 
Questa decisione ha suscitato molte critiche da parte degli esponenti delle Forze Armate che mal sopportano l’impronta di stampo grillino-pacifista che la Trenta sta dando al suo ministero.  
Difesa netta anche da parte di Marco Cicala, il rappresentante del Cocer Interforze, che spiega: «Il generale Riccò, se consideriamo i fatti, non ha violato né regolamenti né etica militare, anzi, il suo stile umile e di difesa delle forze armate è in piena coerenza con un giuramento prestato decine di anni fa.  
Non solo lo dimostra la sua carriera, ma anche questi esempi che fanno molto bene non solamente alla coesione interna alla Difesa ma anche al popolo italiano».  
 
E infatti, oltre a raccogliere i consensi degli appartenenti al settore, il comportamento di Riccò ha avuto il sostegno di molti italiani, che nei giorni successivi all’episodio si sono espressi favorevolmente sui social, allo stesso tempo condannando la grottesca esibizione dell’Anpi che ha cercato per l’ennesima volta di gettare nel ridicolo le istituzioni. 
Licenza Creative Commons  3 Maggio 2019
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