|
Questo Sito non ha fini di lucro, né periodicità di revisione. Le immagini, eventualmente tratte dal Web, sono di proprietà dei rispettivi Autori, quando indicato. Proprietà letteraria riservata. Questo Sito non rappresenta una Testata Giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto non può essere considerato, in alcun modo, un Prodotto Editoriale ai sensi e per gli effetti della Legge n.62 del 7 Marzo 2001.
|
|
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
|
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
|
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie..
|
|
E’ la stessa Ong Mediterranea Saving Humans ad annunciarlo con un post su Facebook: il veliero Alex è stato sottoposto a sequestro amministrativo e la onlus è stata sanzionata per 65mila euro.
Mediterranea: “Pretesto illegittimo”
“Questa mattina la Guardia di Finanza ha contestato una seconda violazione del Decreto sicurezza bis: un ingresso accidentale di Alex nelle acque territoriali che sarebbe avvenuto venerdì mattina” si legge nell’intervento della Ong sul proprio profilo Facebook. Nello stesso messaggio, pubblicato anche su Twitter, Mediterranea definisce la violazione come un “pretesto del tutto illegittimo”. Aggiungono ancora i portavoce della ong responsabile del veliero Alex: “Intanto le conseguenze sono una seconda sanzione per un totale di 65mila euro di multa e il sequestro amministrativo con la confisca di Alex“.
“Pronti i ricorsi”
Ma i membri della ong che, una volta forzato il blocco del governo italiano sull’impronta di quanto già fatto dal capitano Carola Rackete della Sea Watch 3, si è resa responsabile dello sbarco illegale di 46 immigrati clandestini non hanno intenzione di fare passi indietro: “Se pensano di fermare così Mediterranea si illudono di grosso: stiamo già preparando i ricorsi e con il sostegno di tutti voi torneremo presto in mare“. Quando la ong Sea Watch violò le leggi italiane in analoga maniera Luca Casarini, ex disobbediente passato alla Mediterranea Saving Humans, annunciò che avrebbero pagato loro le spese legali di Carola Rackete: è bene ricordarlo per comprendere quanto tutte queste organizzazioni di “filantropi” siano in realtà una rete con precisi intenti politici ed economici.
| |