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Governo in crisi, Di Maio apre al dialogo: “Vediamoci oggi e troviamo punto per continuare” 
di Ninni Raimondi
 
Escludo una crisi di governo, sono dinamiche di un governo composto da forze politiche diverse”.  
Così il vicepremier Luigi Di Maio, ospite di Agorà su Rai3, fa il punto sui rapporti con la Lega. Rispetto all’altro vicepremier Matteo Salvini, il capo politico del M5S dice: “Meglio se ci vediamo invece di parlarci a mezzo stampa, oggi è giusto incontrarsi. Spostiamo qualche appuntamento – è l’invito di Di Maio – ci vediamo e andiamo avanti. Oggi c’è il Cdm e il tavolo sulla autonomia che va fatta senza penalizzare alcune regioni. Io ci sarò e come sempre cerco di trovare una soluzione una mediazione per gli italiani”, conclude. 
 
Crisi di governo mai così vicina 
Le parole di Di Maio sono un invito a ricucire lo strappo con l’alleato di maggioranza.  
E arrivano dopo che ieri la crisi di governo è sembrata davvero vicina. Ieri il vicepremier Salvini, dopo il voto dei 5 Stelle per l’elezione di Ursula von der Leyen alla presidenza della Commissione Ue, ha denunciato quello che “di fatto è un governo” tra pentastellati e Pd.  
“Da due giorni sono al governo insieme, per ora a Bruxelles…“, attacca il leader della Lega. E ha lamentato i continui attacchi sul fronte dei presunti fondi russi alla Lega. L’altro vicepremier, in una diretta Fb, ha replicato: “Capisco che si attacchi M5S per fare notizia e coprire le inchieste sui finanziamenti della Lega, ma questa è una falsità. E’ un attacco grave che io non posso permettere. Sono stufo, se la Lega vuole far cadere il governo, lo dica chiaramente e se ne assuma la responsabilità“. 
 
Salvini: “Se prevalgono no la via è quella del voto” 
“Non vedo governi diversi da questo: se i no prevalgono sui sì allora la via è quella del voto, sperando che non ci siano maggioranze raccolte sul marciapiede perché qualcuno non vuole mollare la poltrona“.  
Il leader della Lega poi dice che è venuta meno la fiducia, “anche personale” verso il capo politico di M5S e annuncia che non andrà al Cdm. Anche se poi lo staff del segretario leghista precisa che “Salvini non ha mai collegato l’assenza agli impegni di domani a una perdita di fiducia”. 
 
Di Maio: “Siamo stati colpiti alle spalle” 
Di Maio riunisce d’urgenza il suo “gabinetto”. Presenti Stefano Buffagni, Riccardo Fraccaro e i capigruppo Francesco D’Uva e Stefano Patuanelli. “Siamo stati colpiti alle spalle – si sfoga il vicepremier – le offese e le falsità dette nelle ultime 48 ore contro il M5S non hanno precedenti.  
Anche contro di me. Un mare di fake news solo per screditarci, quel che è accaduto è gravissimo”. E aggiunge: “Il governo per noi va avanti perché siamo responsabili e leali, ma da quello che vedo la Lega vuole tornare con Berlusconi e se è così lo dica chiaramente, lo dica agli italiani. Dica la verità a chi gli ha dato il voto”. Dopo l’incontro, D’Uva assicura che non è intenzione del M5S dare vita a nuove maggioranze parlamentari: “Non esiste una maggioranza alternativa a quella attuale. Non esiste alcuna ipotesi di alleanza con il Partito democratico”, chiarisce il presidente dei deputati pentastellati, che aggiunge: “Se il governo dovesse cadere, non sarà certo per volontà nostra. Noi vogliamo andare avanti per lavorare nell’interesse dei cittadini”. 
 
Insomma, almeno a parole i due leader della maggioranza ieri sembravano intenzionati a non mollare le rispettive posizioni, con la chiara intenzione di “accollare” la responsabilità di una eventuale caduta del governo all’alleato.  
Sullo sfondo, l’affaire russo, di cui prima o poi Salvini dovrà rispondere in Aula. Intanto, vediamo come reagirà all’invito di Di Maio. 
Licenza Creative Commons  19 Luglio 2019
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