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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Carabiniere ucciso, Conte
Carabiniere ucciso, Conte: “Bendare un indagato è reato”. Scoppia la polemica 
di Ninni Raimondi
 
“Non c’è nessun dubbio che la vittima di questa tragedia sia il nostro Mario. Invito tutti a considerare, tuttavia, che bene ha fatto l’Arma a individuare il responsabile di questo improprio trattamento e a disporre il suo immediato trasferimento”. Così il premier Giuseppe Conte commenta la foto dell’indagato bendato. “Riservare quel trattamento a una persona privata della libertà non risponde ai nostri principi e valori giuridici, anzi configura gli estremi di un reato o, forse, di due reati” sottolinea Conte aggiungendo che è “censurabile” la diffusione della foto sui social. “L’Italia è uno Stato di diritto – ha proseguito -. Abbiamo principi e valori consolidati: evitiamo di cavalcare l’onda delle reazioni emotive tenuto anche conto che la nostra legislazione, in caso di omicidio volontario, contempla già l’ergastolo e non consente più sconti di pena”. 
 
Salvini: “L’unica vittima è il carabiniere” 
La foto-choc nell’ambito dell’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, brutalmente assassinato a coltellate da due ragazzi americani venerdì sera, diventa quindi un caso politico.  
Le parole di Conte arrivano dopo quelle – ben più dure – del vicepremier e ministro dell’Interno Matteo Salvini: “A chi si lamenta della bendatura di un arrestato, ricordo che l’unica vittima per cui piangere è un uomo, un figlio, un marito di 35 anni, un Carabiniere, un servitore della Patria morto in servizio per mano di gente che, se colpevole, merita solo la galera a vita. Lavorando. Punto”. 
 
Centinaio: “Indagine perché bendato? Mai siamo seri…” 
A sostegno dei carabinieri, anche il ministro dell’Agricoltura Gian Marco Centinaio: “Adesso si apre un’indagine perché era ammanettato e bendato? Siamo seri…”   
Pensiero condiviso anche dalla leader di Fratelli d’Italia Giorgia Meloni: “A tutti quelli che ora si affannano a montare il caso del delinquente bendato in caserma – scrive sui social –  vogliamo ricordare che la vittima è un carabiniere barbaramente ammazzato a 35 anni, il carnefice un balordo drogato americano. Punto”. 
 
Grasso: “Quella foto fa male, infanga Carabinieri” 
Le opposizioni di sinistra, dal canto loro, accusano il titolare del Viminale di minimizzare l’accaduto.  
“Salvini non si illuda di distrarci con le sue foto provocatorie“, dice il segretario Pd Nicola Zingaretti, riferendosi alla vicenda dei presunti fondi russi alla Lega:  
“Per ora sappiamo che suoi collaboratori, probabilmente pagati con i soldi dei cittadini, sono a capo di una centrale dell’odio e del disordine sui social. Per un ministro che dovrebbe garantire l’ordine pubblico non è male. Salvini gli italiani ti aspettano”.  
 
Per l’ex magistrato Pietro Grasso, senatore di LeU, la foto “fa male”, spiega, “perché infanga il lavoro di migliaia di Carabinieri”.  
“Chi fa il Ministro della Repubblica non deve giustificarle”, insiste.  
“Chi – come la Lega – lancia un sondaggio su Facebook per aizzare gli istinti più bassi dei cittadini non ha alcun senso dello Stato – conclude -. E’ pericoloso, sbagliato, e fa male al nostro Paese. Non posso nascondere di essere davvero preoccupato”. 
Licenza Creative Commons  29 Luglio 2019
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