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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Togliere scritta ‘CasaPound’ atto di pura barbarie.
Raggi zucca vuota
La rimozione della scritta di marmo da CasaPound?
Un atto di barbarie e il sindaco Virginia Raggi è una zucca vuota.
Appreso la notizia ho voluto spendere due parole in sostegno alle tartarughe frecciate e condanno l’iconoclastia del primo cittadino della Capitale.
“E’ un atto di pura barbarie quello perpetrato dalla "depensante" Virginia Raggi, infatti, per ‘riportare legalità a Roma’ pratica l’iconoclastia, in puro stile hitleriano, cancellando, come minacciava la Boldrini, non il nome del Duce”, e mi riferisco all’obelisco del Foro Italico, ma il nome di un grande poeta, Pound, che ha pagato per le sue idee e che rappresenta un pensiero, un’identità, oggi scevre di ogni significato politico, al cui confronto il pensiero di Grillo, della sindaca di Roma e dell’immondizia dei 5 stelle, è come la cacca rispetto alla cioccolata.
Destinata all’oblio
Un’immondizia che e questo ve lo profetizzo, non è destinata a durare e il cui nome verrà presto relegato all’oblio.
A una zucca vuota, come Virginia Raggi, la parola ‘poesia’ fa paura.
Ma lei e i suoi simili pagheranno tutto, destinati come sono a scomparire, a tornare dal nulla da cui provengono.
Rimontate la scritta, augurandomi che, le tartarughe, mantengano la promessa fatta.
Non appena la Raggi finirà il proprio mandato, esorto gli amici di CasaPound a rimontare, in nome della libertà di pensiero che la Costituzione garantisce, l’innocua scritta che esalta un poeta, anche solo con un adesivo nero, sulla traccia della scritta abrasa da questi pornografi della politica.
Che siano maldetti
Perché quando il nome della Raggi sparirà, non ci sarà bisogno di cancellarlo.
Firmato e sottoscritto,
Ninni Raimondi
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