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Morra (M5S): “Salvini col rosari
Morra (M5S): “Salvini col rosario in Calabria manda segnale a ‘ndrangheta” 
di Ninni Raimondi
 
Dopo il lungo intervento di Giuseppe Conte, la replica del ministro dell’Interno Matteo Salvini e quelli dei maggiori esponenti dell’opposizione, come l’accorato discorso di Matteo Renzi, dall’aula del Senato il dibattito va avanti sebbene i principali interpreti del teatro politico di oggi si siano ormai allontanati. 
 
L’intervento del cattolico Morra 
Non poche polemiche desterà l’intervento del senatore del Movimento Cinque Stelle Nicola Morra. Da cattolico, Morra in primis attacca Salvini sull’uso dei simboli religiosi che è costato al leader della Lega bordate un po’ da ogni avversario in aula.  
Ma Morra non si limita a questo: “Matteo Salvini dopo che l’8 di agosto ha fatto sapere urbi et orbi che bisognava interrompere l’esperienza di governo ha avviato un tour, non un pellegrinaggio, incontrando cittadini, venendo contestato, ma soprattutto ostentando il rosario” dichiara Morra. 
 
“Messaggi che gli uomini di Stato non devono mandare” 
“Ora in terra di Calabria ostentare il rosario, votarsi alla Madonna, dove c’è il santuario cui la ‘ndrangheta ha deciso di consegnarsi significa mandare un segnale” affonda Morra, quasi volendo sottintendere che Salvini abbia voluto inviare un saluto agli uomini della ndrangheta.  
“Questi sono messaggi che gli uomini di Stato, soprattutto ministri degli Interni devono ben guardarsi dal mandare” conclude Morra. Ma Morra concede il beneficio del dubbio a Salvini, dicendo che forse non era pienamente consapevole di ciò che stava facendo.  
“Padre perdonalo, perché non sapeva quello che faceva”, conclude biblicamente Morra. 
 
Morra ha tuttavia proseguito accusando Salvini anche di aver ignorato le segnalazioni poste dal senatore grillino riguardo alla situazione di disagio in cui si trovava la famiglia Bruzzese, collaboratori di giustizia. Marcello Bruzzese è stato assassinato il giorno di Natale scorso.  
“Ho sollecitato il ministro dell’Interno formalmente e informalmente, chiedendo ai collegi della Lega di farsi latori del messaggio. Ma sono stato ignorato. Questa si chiama scorrettezza istituzionale. E anche maleducazione“. 
Licenza Creative Commons  21 Agosto 2019
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