Questo Sito non ha fini di lucro, né periodicità di revisione. Le immagini, eventualmente tratte dal Web, sono di proprietà dei rispettivi Autori, quando indicato.  Proprietà letteraria riservata. Questo Sito non rappresenta una Testata Giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto non può essere considerato, in alcun modo, un Prodotto Editoriale ai sensi e per gli effetti della Legge n.62 del 7 Marzo 2001.
 
 
Scarica il PDF della situazione
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Interni
Esteri
Cultura
Parolatio
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie..
Crisi, presidenti delle Camere a
Crisi, presidenti delle Camere al Quirinale. Ecco le posizioni dei partiti 
di Ninni Raimondi
 
Con la salita al Colle del presidente del Senato Elisabetta Alberti Casellati e del presidente della Camera Roberto Fico si aprono le consultazioni del presidente della Repubblica Sergio Mattarella sulla crisi di governo. Come è noto, tra oggi pomeriggio e la giornata di domani il capo dello Stato incontrerà le delegazioni di tutti i partiti – chiude il Movimento 5 Stelle, che rivendica di essere la prima forza in Parlamento e per questo per adesso non si esprime. Ecco, in questo passaggio – i 5 Stelle attualmente ridotti al lumicino e che hanno perso elezioni su elezioni spadroneggiano in un Palazzo totalmente sganciato dalla realtà del Paese – si racchiude tutta l’assurdità di questa crisi, che se dovesse risolversi nell'”inciucione” tra grillini e sinistra darebbe ragione a chi, come Salvini, denuncia il “partito della poltrona” che preserva il suo potere sulla pelle degli italiani. Mattarella l’ha fatto sapere chiaramente: in assenza di una maggioranza forte in grado di governare nel medio-lungo termine, obtorto collo scioglierà le Camere (oppure piazzerà un governo del Presidente per fare la manovra lacrime e sangue). Ma vediamo quali sono le posizioni dei principali partiti. 
 
M5S: “Noi primo partito, comunicheremo valutazioni al termine delle consultazioni” 
Come detto, il M5S ritiene opportuno attendere l’esito delle consultazioni che dirigerà Mattarella. “In queste ore – viene riferito in una nota – riceviamo appelli da più parti, il M5S coglie dunque l’occasione per ricordare a tutte le forze politiche di essere il primo partito in Parlamento, con una propria maggioranza relativa. Domani, al termine delle consultazioni, comunicheremo le nostre valutazioni. Ogni comunicazione passerà attraverso i consueti canali ufficiali del M5S o del capo politico Luigi Di Maio”. 
 
Lega: “Elezioni subito, confidiamo in sensibilità di Mattarella” 
Il leader della Lega Matteo Salvini ha scatenato la crisi di governo e causato le dimissioni del premier Giuseppe Conte perché vuole governare, e con i “no” dei 5 Stelle era impossibile. Stigmatizzando qualsiasi “inciucio” anti-Lega, il vicepremier ribadisce che il Carroccio ha un suo programma economico e sta lavorando alla manovra, guardando oltre l’attuale spartizione delle poltrone. Pronto comunque a fare opposizione dura, Salvini dirà a Mattarella che al Paese serve tornare subito al voto. Ogni altro scenario va contro il bene dei cittadini. In tal senso i leghisti confidano nella sensibilità istituzionale del capo dello Stato. 
 
Pd: “5 punti per il M5S per andare a governare insieme” 
Nel solco di Renzi, che è stato il primo dem a proporre l'”inciucione” con i 5 Stelle pur di non perdere la poltrona, anche il segretario del Pd Nicola Zingaretti ora è disposto a dar vita a una nuova maggioranza insieme ai grillini e al resto della sinistra. Ma detta 5 punti su cui intavolare la trattativa. E purtroppo per i cittadini tra questi punti figurano, tra le altre cose, un ritorno alla sudditanza nei confronti della Ue e porti aperti per la grande gioia delle Ong e del business dell’immmigrazione irregolare. 
 
Forza Italia: “No a un governo di estrema sinistra, elezioni subito” 
Forza Italia (così come l’altra forza di centrodestra, Fratelli d’Italia) è sulla stessa linea della Lega: no a una maggioranza di sinistra o peggio di estrema sinistra (nel caso in cui il “compagno” Fico fosse il candidato premier dell’asse dem-stellato). L’unica soluzione della crisi utile per il Paese è un ritorno alle urne, così che un centrodestra forte possa governare con continuità grazie a una ampia maggioranza in Parlamento (questo perché – sondaggi alla mano – la Lega è lanciatissima, sia chiaro). 
 
Intanto possiamo già dire – almeno secondo le dichiarazioni ufficiali – che non ci sarà un Conte-bis (Zingaretti chiede discontinuità sui nomi e i programmi) e che quindi né Renzi né la Boschi faranno parte di un eventuale nuovo governo M5S-Pd-LeU.  
Ma – come dice Salvini – ancora tutto può succedere.  
 
Nel bene e nel male. 
Licenza Creative Commons  22 Agosto 2019
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019