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Inciucione M5S-Pd
“Inciucione” M5S-Pd, Mattarella vuole una risposta entro le 19 
di Ninni Raimondi
 
Il Quirinale a quanto pare sarebbe in attesa di risposte dai due partiti già da subito.  
Il Colle intende capire come procede il confronto e se ci sono possibilità concrete di dar vita a un nuovo esecutivo.  
Per questo, Sergio Mattarella, avrebbe sollecitato le forze politiche a fornire un quadro della situazione. 
 
Senza maggioranza si va al voto 
Se ci fosse la concreta possibilità che l'”inciucione” M5S-Pd vada in porto, potrebbe essere programmato un giro di consultazioni ulteriori.  
Altrimenti, qualora non dovesse emergere alcuna ipotesi di intesa, gli incontri al Quirinale potrebbero essere più rapidi per poter dare vita velocemente ad un governo di garanzia, allo scioglimento delle Camere e ad elezioni il prima possibile.  
Presumibilmente a novembre, visti i tempi tecnici necessari per permettere di votare agli italiani all’estero. 
 
Se 5 Stelle e Dem vogliono dar vita al “governo della poltrona” ed impedire che i cittadini tornino alle urne (ipotesi paventata soprattutto dai pentastellati, in crollo verticale di consensi) debbono sbrigarsi.  
In tal senso è previsto un altro vertice dello stato maggiore del Movimento 5 Stelle chiamato a fare il punto, forse decisivo, sulla trattativa con il Pd, che si è riunito al Nazareno questa mattina.  
All’incontro, oltre al capo politico Luigi Di Maio, saranno presenti tutti i big pentastellati, dal “compagno” Roberto Fico a Alessandro Di Battista, da Paola Taverna a Davide Casaleggio.  
Possibile ma non confermata la partecipazione di Beppe Grillo. 
 
Secondo lo schema già adottato durante le consultazioni della settimana scorsa, i 5 Stelle optano per dire loro l’ultima parola, tenendo sulle spine i Dem sulla possibilità o meno di superare gli scogli – in primis il nome del premier: i pentestallati chiedono un Conte bis, il Pd è contrario – su cui si è arenato l'”inciucione”. 
Licenza Creative Commons  27 Agosto 2019
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