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Niente toscani nel governo
Boschi: “Niente toscani nel governo, spero non sia attacco a Renzi” 
di Ninni Raimondi
 
“Da toscana sono un po’ dispiaciuta che non ci sia nessun toscano al governo, spero che non sia semplicemente un modo per colpire Renzi e il nostro gruppo perché non sarebbe giusto e non se lo meritano i cittadini della nostra regione”. Maria Elena Boschi, a margine di un evento a Milano, ha commentato così la nomina di ministri e sottosegretari del governo giallofucsia. 
Un’osservazione pungente nei confronti del nuovo esecutivo sulla falsa riga delle dichiarazioni ancor più dure del sindaco Pd di Firenze, Dario Nardella: “È inconcepibile e assurdo che il Pd tenga fuori da questo governo la regione in assoluto che ha dato più voti e più consenso a questo partito con il capoluogo Firenze dove si è toccato il record di voti nelle ultime elezioni. Non solo è un peccato tenere fuori la Toscana democratica da questo governo – ha aggiunto Nardella – ma credo che sia anche un errore clamoroso che rischia di far vedere le peggiori conseguenze da qui ai prossimi mesi”. 
 
Prove di divorzio? 
La protesta dei due esponenti renziani per la mancata nomina di rappresentanti toscani sembra comunque un modo come un altro per incalzare Zingaretti e in generale un partito che va sempre più stretto a tutti quei componenti vicini all’ex premier Renzi. Come già fatto notare su questo giornale, l’ipotesi di una scissione del Pd non è affatto peregrina. Non a caso la stessa Boschi ha lanciato un’ulteriore frecciata a riguardo: “Il governo non ha nulla da temere dalla Leopolda, fin quando lavorerà nell’interesse degli italiani”. 
E a proposito dello scisma evocato, o per meglio dire scongiurato, da Zingaretti, l’ex ministro ha messo le mani avanti:   
 
“Il partito di Renzi? Noi adesso siamo nel Pd e contiamo di restarci. Certo, se dovessero rientrare i vari Bersani e D’Alema, allora dovremmo discuterne”.  
O noi o loro quindi.  
Toni tutt’altro che concilianti. 
Licenza Creative Commons  14 Settembre 2019
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