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Patto civico alle Regionali
“Patto civico alle Regionali”, Di Maio propone un altro inciucio. E Zingaretti accetta 
di Ninni Raimondi
 
Per le Regionali il Movimento 5 Stelle ha estratto l’ennesimo coniglio dal cilindro. Dopo aver quasi sdegnosamente rifiutato qualunque ipotesi di alleanza col Pd, ecco che il ministro degli Esteri Di Maio non solo smussa i toni e diventa improvvisamente possibilista, ma lascia chiaramente intendere – al grido di “I politici facciano un passo indietro” – che la soluzione alle Regionali umbre è quella di un’alleanza tra il Movimento e una lista civica. “Tutte le forze politiche – scrive in una lettera a La Nazione – facciano un passo indietro e lascino spazio a una giunta civica, che sosterremo solo con la presenza in consiglio regionale, senza pretese di assessorati. Ognuno correrà con il proprio simbolo in sostegno di un presidente civico, con un programma comune”. 
 
Ennesima apertura verso i dem 
Che dietro questo riferimento alla lista civica ci possa essere un’apertura verso i dem, è confermato in primo luogo dal fatto il centrodestra è già organizzato in coalizione, e in secundis dal quasi incredibile garantismo scoperto da Di Maio, il quale asserisce che i gravi fatti oggetto di indagine che hanno portato alle elezioni anticipate non debbano e non possano essere oggetto di strumentalizzazioni da campagna elettorale: “Lo scandalo che ha colpito la sanità non è un tema da usare in campagna elettorale, bensì un momento da tenere ben presente per capire che cosa vogliamo non accada più”, scrive il responsabile della Farnesina. Non è una coincidenza che i soggetti coinvolti nelle indagini per la sanità umbra siano tutti appartenenti alla vecchia maggioranza Pd. Insomma stiamo parlando dell’ennesima capriola di un movimento che pochi mesi prima invocava le forche per Bibbiano, per i politici corrotti e che è nato al grido di “Onestà”. 
 
Plaudono i dem 
I dem hanno dato subito il loro benestare: “Anche in Umbria il confronto può andare avanti – scrive il segretario Nicola Zingaretti – Ci sono tutte le condizioni per un processo nuovo che valorizzi la qualità e metta al centro il lavoro, la sostenibilità e il bene dei cittadini umbri”. Gli fa eco il commissario umbro dem Walter Verini: “Mi pare che le parole di Luigi Di Maio rappresentino un fatto nuovo e significativo: un’intesa a livello regionale può essere praticata”. Al coro di aggiunge anche la voce di Roberto Speranza, il neo ministro della Salute: “Una nuova stagione di civismo è la strada giusta per l’Umbria – twitta – Da Di Maio arrivano parole di buon senso, che non devono essere lasciate cadere. Per me il punto essenziale è la difesa dei valori portanti della Costituzione, a partire dalla dignità del lavoro e dalla lotta contro le diseguaglianze”. 
“Di Maio è evidentemente disperato e supplica il Pd per evitare che M5s possa sparire anche in quella regione – ha scritto il leader della Lega Matteo Salvini – Fortunatamente i cittadini umbri potranno votare, a differenza degli altri italiani, e quindi chi ha preferito la poltrona alla dignità ha le ore contate. Pd e M5s – conclude – non possono scappare dai cittadini per sempre. Dopo 50 anni di sinistra, in Umbria c’è voglia di cambiare: non c’è trucco di palazzo che possa evitarlo”. 
Licenza Creative Commons  16 Settembre  2019
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