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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi

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La sinistra da un paio di giorni sta sputando fiotti di bile  di Ninni Raimondi

 

Tutto quello che i pennivendoli e le tv asservite al "Deep State" omettono di raccontarci allo scopo di trasformarci in un gregge di pecore pronto a recarsi al macello. 

 

La sinistra da un paio di giorni sta sputando fiotti di bile.  

Il giorno 19 del mese in corso il Parlamento europeo di Strasburgo ha approvato ad ampia maggioranza una risoluzione dal titolo "Importanza della memoria europea per il futuro dell'Europa" che equipara nazifascismo e comunismo, condannandone gli omicidi di massa, i genocidi, le deportazioni e la perdita della libertà.  

 

Fortemente criticata la permanenza negli spazi pubblici di alcuni Stati di monumenti e luoghi commemorativi che esaltano i regimi totalitari.  

I burattini dell'Europa ordoliberista però non gradiscono l’avvicinamento al nazifascismo e non apprendono la lezione fornita dalla storia continuando a ripetere i medesimi errori. I parrucconi censori ci stanno privando delle libertà inviolabili, stanno tappando la bocca a tutte le voci fuori dal coro. Vittima illustre Marco Gervasoni, cacciato come un criminale dall' Università Luiss per aver twittato a favore di un blocco navale nei confronti della Sea Watch. Intanto viene invitato in Italia l’economista americano Jeffrey Sachs il cui intervento, quasi interamente incentrato su " Trump incompetente" e sui cambiamenti climatici, viene esaltato dal neoministro dell’Istruzione Fioramonti.  

 

Peccato che Sachs sia colui che ha applicato in Russia gran parte delle teorie economiche dei Chicago Boys, il convinto seguace, seppur lo neghi, di Milton Friedman. Egli operò in coordinazione con l’ex Presidente liberista Bush senior per il blocco della spesa pubblica e per l’opera di privatizzazione selvaggia attivata nell' ex URSS, provocando il crollo della Russia negli anni 90. La disoccupazione e la miseria crebbero a dismisura; broker e società finanziarie riuscirono a rastrellare a basso prezzo molti beni pubblici. Questo mise in ginocchio il Paese, portando benefici enormi solo a pochissime persone. Un esempio da seguire, dunque, secondo i dem, assurti da tempo al ruolo dei difensori dei ricchi e delle banche, di quell' assolutismo ideologico che il giornalista francese Ignacio Ramonet nel 1995 indicò con il termine "Pensiero unico".  

Il Governo, la cui nascita è stata organizzata il 30 maggio quando Renzi venne ospitato alla riunione segreta del gruppo Bielderberg, ha a cuore gli interessi della casta. I "buonisti" hanno come priorità la spesa di miliardi di euro in armi.  

 

Nel silenzio generale, al Parlamento sono stati consegnati otto decreti attuativi che potrebbero avviare programmi militari costosissimi. In ottemperanza agli atti a cui stava lavorando Elisabetta Trenta, a breve potremmo dotarci di un nuovo sistema missilistico, di nuovi blindati, di mezzi subacquei per le Forze speciali della Marina e di due sommergibili. I programmi sono stati assegnati il 18/09 alla commissione Difesa e Bilancio per avere l’ok definitivo e il termine per la discussione è fissato per il 28 / 10. Dal 2020 al 2031 si prevede una spesa di 112 milioni di euro per i blindati, di 860 milioni per i sommergibili U212, di 150 milioni per in missili (con l' aggiunta di un onere di 395 milioni per il programma che include tutte le fasi nella sua interezza), di 212 milioni fino al 2024 per i satelliti radar Cosmo Ski Med, di 424 milioni fino al 2032 per l' acquisizione di un' unità di supporto alle operazioni subacquee e per il soccorso a sommergibili sinistrati e, infine, di 716 milioni in quindici anni per l' acquisizione di "aeromobili a pilotaggio remoto".  

 

Per il Governo, però, tutto ciò non è sufficiente, per cui decide di entrare a far parte dell'iniziativa europea di intervento, la "European Intervention Initiative EI2", scelta che il precedente esecutivo non aveva preso in considerazione dal momento che già esistono due alleanze militari di cui l’Italia è parte integrante o comunque vuole farne parte: la Nato e la Pesco. Semaforo verde, dunque, per le nostre forze dell'ordine all' interno di questa forza che è espressione della volontà di Macron, affatto caldeggiata dalla Germania, preoccupata da un’idea che svicola alcuni elementi della Difesa europea da Bruxelles.  

 

Queste iniziative comporteranno una manovra economica caratterizzata da lacrime e sangue, la quale andrà dalla progressiva eliminazione del contante alla sugar tax voluta da Fioramonti sulle merendine, sulle bibite gassate e zuccherate, fino all'ormai certa revisione delle agevolazioni fiscali per il settore energetico; non vi sarà subito la riforma Irpef che nel 2020 farà capolino solo nella busta paga dei dipendenti con il bonus da 1.500 euro, conseguenza del cuneo fiscale; è ormai certa la nuova IMU, frutto dell'unificazione di IMU e TASI e torna lo spettro della patrimoniale sugli immobili.. Il Green New Deal, il cui progetto similare in Germania costerà ben 50 miliardi di euro, porterà alla cancellazione di alcune riduzioni fiscali sull' utilizzo di fonti di energia tradizionali: si pensi al rimborso d' accisa sul gasolio, misura che ha a che fare con l’emissione di CO2 (il Governo potrebbe tagliare i cinque miliardi di euro previsti per i sussidi sul diesel), così come l’aliquota iva ridotta del 10% sull' energia elettrica ad uso domestico.  

Una nuova tassa potrebbe essere in arrivo sui biglietti aerei, un’altra sulle confezioni di plastica. Si potrebbe verificare un aumento dell 'iva selettiva su alcuni beni come l’insalata in busta che, se oggi è tassata con aliquota ridotta, presto potrebbe rientrare tra i beni di lusso.  

 

Non solo, per i proprietari di partita iva si prospetta per il 31/12 la possibilità di riduzione dei limiti, di accesso al regime forfettario, in base a un ridimensionamento del fatturato massimo, ad oggi fissato a 65.000 euro, che potrebbe tornare tra i 30.000 e i 50.000.  

La ciliegina sulla torta arriva dal governatore di Bankitalia, Visco, che propone di allungare la vita lavorativa. Sono certa che Conte come Presidente del Consiglio non durerà molto, a differenza della maggioranza di Governo la quale avrà vita lunga nonostante alcuni sommovimenti tra i due azionisti.  

Rimarrà comunque in carica il tempo necessario e sufficiente per vedere il Paese ridotto alla miseria e per sentire intonare nelle vie e nelle piazze di ogni città e paese d'Italia "Obellaciao” …. 

 22 Settembre 2019