Servizio  
 
 
 
Questo Sito non ha fini di lucro, né periodicità di revisione. Le immagini, eventualmente tratte dal Web, sono di proprietà dei rispettivi Autori, quando indicato.  Proprietà letteraria riservata. Questo Sito non rappresenta una Testata Giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto non può essere considerato, in alcun modo, un Prodotto Editoriale ai sensi e per gli effetti della Legge n.62 del 7 Marzo 2001.
 
 
Scarica il PDF della situazione
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Interni
Esteri
Cultura
Parolatio
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie..
Turchia guerrafondaia
La Turchia sta per invadere il nord della Siria 
di Ninni Raimondi
 
Le truppe Usa in Siria si allontaneranno dal confine turco perché Ankara “attuerà presto un’operazione militare pianificata da tempo” che porterà all’invasione del Nord del Paese.  
 
Lo ha reso noto la Casa Bianca riferendo di un colloquio telefonico tra il presidente Usa Donald Trump e il suo omologo turco, Recep Tayyip Erdogan. “Le forze statunitensi non sosterranno né saranno coinvolte nell’operazione e le truppe Usa, che hanno sconfitto il califfato territoriale dello Stato islamico, non saranno più nelle immediate vicinanze”, ha affermato la Casa Bianca senza fornire dettagli sull’operazione turca. La Associated Press ha però scritto che la Turchia invaderà il Nord della Siria, citando fonti di Washington. E intanto, infatti, le “forze Usa si sono ritirate dal checkpoint di Tel Arqam“, a ovest di Ras al-Ayn, nel Nord Est della Siria. Lo riferisce la tv curda Rudaw. Tel Arqam si trova a circa 8 km a Ovest di Ras al-Ayn, località del governatorato di Hasakah, al confine tra Siria e Turchia. 
 
L’accordo tra Turchia e Stati Uniti inciderà sulla sorte dei combattenti curdi alleati con gli Stati Uniti nella campagna contro l’Isis.  
Sì, perché sarà creata una zona cuscinetto di circa 32 chilometri tra il confine turco e le aree siriane controllate dalla milizia curda delle Unità di protezione popolare (Ypg) sostenute dagli Usa ma che il governo turco considera un’organizzazione “terroristica”. Neanche a dirlo, Ankara vuole la zona cuscinetto sgombra dai curdi. 
 
Ankara prenderà in custodia i foreign fighters 
Sempre in base agli accordi presi tra Washington e Ankara, che la Turchia dovrà prendere in custodia i foreign fighters catturati nella campagna guidata dagli Usa contro l’Isis, che sono stati trattenuti dalle forze curde.  
In una nota ufficiale si legge che “gli Stati Uniti non hanno intenzione di tenerli in custodia visto il grande costo per i contribuenti”. La decisione arriva dopo che Francia, Germania e altre nazioni europee avevano respinto la richiesta Usa di farsi carico dei foreign fighters. 
 
Damasco condanna l’accordo: “Violazione della sovranità” 
Dal canto suo, il governo siriano ha denunciato l’accordo Usa-Turchia, condannandolo come una violazione della sovranità e dell’integrità territoriale della Siria, nonché del diritto internazionale. 
Licenza Creative Commons  7 Ottobre 2019
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019