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Il pezzo di carta non paga: neol
Il pezzo di carta non paga: neolaureati italiani tra i meno pagati in Ue 
di Ninni Raimondi
 
I neolaureati italiani (che spesso purtroppo restano a zonzo), quando trovano un lavoro, sono tra i meno pagati d’Europa. Infatti si posizionano il quattordicesimo posto nella classifica che considera il valore del primo stipendio, alle spalle di Paesi come Irlanda e Slovenia. Non possono aspirare a un mensile che superi i 28.827 euro annui, contro i 36.809 euro dei coetanei francesi o i 49.341 euro di quelli tedeschi, fino ad arrivare ai 73.370 euro dei neolaureati svizzeri annui, i più pagati d’Europa. E’ quanto emerge dall’ultimo “Starting Salaries Report” di Willis Towers Watson (multinazionale angloamericana), che analizza le retribuzioni offerte ai neolaureati in 31 Paesi di tutto il mondo. 
 
In Italia la laurea “paga” molto meno 
Il report mette in evidenza altre notevoli diseguaglianze tra l’Italia e gli altri Paesi Ue, soprattutto per quanto riguarda il rapporto tra valore della retribuzione e livello di scolarizzazione. In Italia infatti la differenza di stipendio tra un diplomato e un laureato non è rilevante: chi ha scelto di conseguire una laurea può aspirare a guadagnare solo il 12% in più rispetto a chi è in possesso del solo diploma di scuola superiore. Un divario simile (13%) si riscontra anche tra laurea e dottorato. Questo quando in Germania, per esempio, essere laureati per chi cerca il suo primo impiego assicura una retribuzione superiore del 32% rispetto a un diploma. Mentre in Francia per un dottorato viene riconosciuto un salario superiore del 43% rispetto alla laurea. Scenari davvero distanti dalla situazione del Belpaese. 
 
Anche gli aumenti di stipendio sono sotto la media 
Anche gli scatti o aumenti di stipendio vedono l’Italia fanalino di coda. “Dopo due anni di lavoro, un laureato italiano vede aumentare la sua retribuzione fissa di circa il 10%, rispetto al 22% di Francia e Germania e al 25% di Spagna e Regno Unito: una progressione che un neolaureato italiano riesce a raggiungere dopo 4 o 5 anni dall’ingresso nel mondo del lavoro”, spiega Rodolfo Monni, responsabile indagini retributive di Willis Towers Watson Italia.  
Poco significative anche le differenze tra i vari incarichi lavorativi.  
I ruoli più remunerativi per i neolaureati si dimostrano quelli commerciali con uno stipendio massimo di 31.988 euro mentre quelli meno pagati, sono quelli in ambito manifatturiero, con una retribuzione di 30.996 euro. 
Licenza Creative Commons  5 Novembre 2019
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