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QUEI VOLTI SORRIDENTI
Quei volti sorridenti ... 
di Ninni Raimondi
 
Osservatela, osservatela bene e vi parrà impossibile che si tratti invece d'una foto orrenda. 
Al centro appare un allucinato prigioniero con le mani legate mentre viene condotto alla morte da sorridenti partigiani. 
E' stata scattata il primo maggio del '45 a Vittorio Veneto. 
Il morituro, uno dei tanti soldati meridionali dell'esercito fascista, si chiamava Ugo Di Nicola, un abruzzese di 22 anni. 
 
L'avevano catturato, o meglio, si era arreso il 29 aprile, due giorni prima, sul Menaré,in quel di Conegliano. 
I partigiani assassini appartenevano alla brigata "Tollot", con la "Mazzini" tra le più spietate del Veneto. 
Lo fucilarono euforici e calata la sera, poi, si introdussero ubriachi di sangue e di vino nella grande caserma Gotti di Vittorio Veneto, pullulante di prigionieri, prelevandone tra le bastonate centoquaranta che su autocarri furono portati nei boschi del Cansiglio. 
 
Nessuno tornò indietro 
Dall'inutile sentenza leggo: "...operando gli imputati il prelevamento di numerosi militari fascisti, in precedenza regolarmente arresisi, disponendo loro arbitrarie uccisioni. Essi si sono resi responsabili di fronte a Dio e agli uomini di un eccidio che non trova giustificazione alcuna...". 
Anche questa è stata la resistenza marxista, guerra di parte cinicamente inventata e imposta con la violenza e l'assassinio. 
 
La storia va studiata e compresa, quindi già con questa premessa molti trovano grossi ostacoli a comprendere le mille sfaccettature che hanno caratterizzato il secolo scorso, ad esempio quando nella campagna di Russia i tedeschi arrivarono in Ucraina furono accolti come liberatori, sostanzialmente come gli alleati in Italia, dall'oppressore sovietico... 
Difficile far capire che i cowboys non erano i buoni e che gli indiani non erano i cattivi ... 
 
Negli armadi della vergogna ci sono i verbali con i (grossi) nomi di chi è stato in Parlamento dal dopoguerra ad oggi, tanto che l'On.Romualdi chiese a Pertini di aprire quegli archivi, ma lui dopo grandi (e falsi) sorrisi, fece in modo di non aprirli!  
Non sembra stano che, in una Nazione cosi "antifascista" come è l'Italia dal 45' ad oggi, se ci fossero stati verbali cosi atroci contro i fascisti, non siano stati usati contro Almirante e camerati, per mettere fuorilegge, dall'Msi in poi, qualunque partito si fosse proclamato (ufficialmente o no) fascista.  
 
Ma la logica non è del vostro mondo e preferite far viaggiare le menzogne che, i media mainstream (appartenenti, nella maggior parte dei casi all'etnia, della quale non si puo parlare perché ha subito la shoah) servono ai giovani sempliciotti di oggi, che campano di google, canne e rap. 
 
Occorrerebbe insegnare a scuola a cosa si inneggia, anche, cantando "Bella Ciao".  
Vero che la storia la scrivono i vincitori ma, in un paese civile che respinge la pena di morte e tutela i criminali moderni fino a farne delle vittime, dovrebbe esserci più rispetto per i vinti del passato: Soprattutto quelli massacrati, senza motivo e spesso innocenti, dai vincitori ... 
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