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Toscana, fiumi di soldi pubblici per accogliere immigrati: sorride pure don Biancalani 
di Ninni Raimondi
 
Papa Francesco è arrivato oggi a lamentarsi con i governanti che “non lasciano sbarcare i migranti”, ma potrebbe consolarsi con i compagni della Regione Toscana che stanziano 4 milioni di euro per l’accoglienza.  
Sarebbe il tripudio del cattocomunismo, visto che la giunta guidata da Enrico Rossi, con un avviso pubblico del 19 luglio scorso, ha deciso di offrire fiumi di denaro pubblico alle associazioni che si occupano di “progetti di integrazione e coesione sociale nelle comunità toscane e per la tutela dei bisogni essenziali della persona umana sul territorio regionale”. A rivelare l’ultimo pacco regalo della sinistra prima delle elezioni di primavera è la Verità, in un articolo a firma Fabrizio Vincenti pubblicato nel numero odierno. Come spiegato dal quotidiano, l’iniziativa è volta a escludere “l’abbandono e l’emarginazione di chi, anche straniero, dimora in Toscana ed è privo di mezzi di sostentamento e di reti per l’inserimento sociale e lavorativo attraverso il sostegno e la diffusione di interventi per l’inclusione e la coesione sociale”. 
 
I progetti finanziati 
Dunque non si tratterebbe di uno strumento messo a disposizione soltanto degli immigrati, peccato però che l’email per informazioni per i soggetti interessati sia piuttosto emblematica: politicheimmigrati@regione.toscana.it. Curiose coincidenze a parte, il decreto prevede la compartecipazione dei soggetti proponenti (dai Comuni alle Province, passando per cooperative sociali e associazioni del terzo settore) nella misura minima del 10%. Della serie: voi proponente, a pagare il grosso poi sarà la Regione. Come detto, l’avviso pubblico risale comunque all’estate 2019. 
Quali saranno allora i progetti accolti? In tutto sono 46, per un totale da erogare pari esattamente a 3.999.180 euro.  
Ma basta leggere i nomi per capire la destinazione di questa gentile “regalia” (ah, i tempi di magra, la crisi economica e gli enti pubblici che non hanno più soldi). Eccone alcuni: “Restiamo umani”, “Insieme per l’accoglienza” “Porte aperte per tutti in Toscana”, “Welcome”, “Accoglienza e sostegno ai migranti”, “Antenne locali per l’integrazione”. Davvero sorprendenti. 
 
I beneficiari: dall’Arci a don Biancalani 
E chi saranno i beneficiari? C’è spazio ovviamente per (quasi) tutti, ma spiccano incredibilmente i soliti noti: ad esempio l’Arci, con tre progetti da capofila (è presente pure in molti altri), a cui arrivano 550mila euro e Ofxam Italia che arriva a 150mila euro. Ci sono poi il Comune di Livorno (a guida Pd) capofila del progetto “Livorno città aperta”, a cui vanno 220mila e quello di Lucca (sempre guidato dal Pd), capofila del progetto con altri enti e associazioni di “#porteaperte” ben 400mila. Non va propriamente male neppure alla Caritas di Firenze, che con “Percorsi di accoglienza, integrazione in Rete” si aggiudica 249mila euro. 
 
Qualche “soldino” arriva poi alla parrocchia di Vicofaro, sì proprio quella dell’ormai famoso don Biancalani che ospita 200 immigrati, che dalla “Pizzeria del rifugiato” è arrivato a far cantare Bella Ciao in chiesa.  
Come si chiama il progetto in questione? Reggetevi forte: “Porte Aperte per tutti in Toscana.” Aveva richiesto 90mila euro, se ne aggiudica 60mila. Non proprio noccioline. 
Licenza Creative Commons  23 Gennaio 2020
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