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Coronavirus, c’è il primo italiano contagiato. E’ uno dei connazionali rientrato da Wuhan 
di Ninni Raimondi
 
C’è un primo italiano positivo al coronavirus, è uno dei nostri connazionali rimpatriati da Wuhan, la città cinese epicentro dell’epidemia. È stato trasferito allo Spallanzani proveniente dalla città militare della Cecchignola, alla periferia di Roma, dove si trovava in quarantena. “Il paziente in buone condizioni generali presentava un modesto rialzo termico. Gli accertamenti sono ancora in corso“, comunica la Direzione sanitaria dell’Istituto nazionale per le malattie infettive Spallanzani di Roma. Secondo quanto si è appreso il trasferimento è scattato dopo un esame che ha rivelato alcuni sospetti. Per questo si è reso necessario trasferire l’uomo allo Spallanzani per sottoporlo ad ulteriori accertamenti che si stanno eseguendo in queste ore. 
 
Chi è il contagiato 
Emiliano, 29 anni, ricercatore. A Wuhan era rimasto un giorno solo. Ma è bastato per rimanere contagiato.  
Una febbre non molto alta e un problema agli occhi – simile a quello che affligge la donna cinese ospite dell’Hotel Palatino, ora in terapia intensiva con il marito sempre allo Spallanzani – avevano fatto temere il contagio. Poi il primo test aveva confermato quest’ipotesi. In serata l’incubo si è materializzato con il secondo test: l’Istituto superiore di sanità ha comunicato alla task force del ministero della Salute l’esito positivo di conferma del coronavirus. Il paziente è ricoverato “con modesto rialzo termico e iperemia congiuntivale”. 
 
Cdm: tavolo di coordinamento per gli effetti della diffusione del virus 
Ieri il premier, Giuseppe Conte, ha reso noto che alla Protezione Civile si è svolto un incontro per fare il punto.  
Il ministro della Salute Roberto Speranza ha aggiornato il Consiglio dei ministri in merito alle misure precauzionali poste in atto in relazione all’emergenza dichiarata dall’Organizzazione mondiale della sanità riguardo alla diffusione del coronavirus. Il Cdm ha, quindi, condiviso la proposta del premier Conte di istituire un tavolo di coordinamento per valutare gli effetti economici, culturali e sociali conseguenti alla diffusione del virus“. E’ quanto si legge nella nota di palazzo Chigi. Sul coronavirus “stiamo parlando di un rischio sanitario che richiede un costante aggiornamento. Dobbiamo mantenerci flessibili e se del caso aggiornare le nostre misure proprio perché mantengano la soglia di massima precauzione”, ha detto Conte al termine della riunione alla Protezione civile. 
 
Salgono a 630 le vittime. Più di 31 mila i contagiati 
Sono salite a 630 le vittime del coronavirus con più di 31 mila contagiati, di questi 4.831 gravi.  
Le persone guarite invece sono 1.147. E’ il quadro aggiornato dell’epidemia, secondo la mappa online sviluppata dal Center for Systems Science and Engineering della statunitense Johns Hopkins University.  Sono saliti a 61 i casi di positività al coronavirus sulla nave da crociera Diamond Princess della Carnival Japan messa in quarantena nella baia di Yokohama. Lo rendono noto i media locali. A bordo ci sono 2.666 persone tra cui anche 35 italiani, di cui 25 membri dell’equipaggio, tra i quali comunque non risultano contagiati. Tra i passeggeri, oltre agli italiani, ci sono 1.281 giapponesi. Gli altri sono cittadini di 54 diverse nazionalità. “Tra i casi di coronavirus a bordo, al momento non risultano connazionali”. E’ quanto sottolinea la Farnesina confermando che sono 35 i cittadini italiani, tra equipaggio e passeggeri, sulla nave da crociera in Giappone dove si sono registrati casi di coronavirus. “L’Unità di Crisi della Farnesina e l’Ambasciata d’Italia a Tokyo, in stretto raccordo con le autorità locali, seguono il caso con la massima attenzione e sono in contatto con i nostri connazionali per prestare ogni possibile assistenza”. 
 
Pechino protesta contro i Paesi che hanno sospeso i collegamenti aerei 
Pechino ha presentato una protesta formale nei confronti di tutti quei Paesi che hanno sospeso i collegamenti aerei con la Cina a causa dei timori sul contagio, malgrado gli avvisi contrari espressi da Organizzazione mondiale della sanità (Oms) e Icao.  
Nella conferenza stampa online, la portavoce del ministero degli Esteri Hua Chunying ha anche osservato che lo stop è stato un panico artificiale che “ha gravemente bloccato gli scambi e la cooperazione internazionale”. 
Licenza Creative Commons  7 Febbraio 2020
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