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Coronavirus, due taiwanesi infetti erano in vacanza in Italia. Primi sintomi avvertiti nel nostro Paese 
di Ninni Raimondi
 
Mentre le vittime del coronavirus salgono a 630 e si ha notizia del primo infetto di nazionalità italiana – si tratta di uno dei connazionali rimpatriati da Wuhan, la città cinese epicentro dell’epidemia –, i portavoce del governo di Taiwan hanno reso noto che una coppia di taiwanesi di rientro da un viaggio in Italia è stata infettata dal 2019-nCoV.  
Lo rivela il sito FocusTaiwan. 
 
I primi sintomi in Italia 
I due sarebbero marito e moglie, entrambi sulla cinquantina. Il ministro della Sanità taiwanese Chen Shih-chungnel ha reso noto che la coppia, partita da Taiwan, avrebbe fatto scalo il 22 gennaio ad Hong Kong in direzione dello Stivale assieme ad altri due membri della famiglia.  
Arrivati a destinazione lo stesso giorno, entrambi avrebbero manifestato i primi sintomi della malattia in Italia, tra il 26 e il 28 gennaio. La coppia, quindi avrebbe girato per giorni nel nostro Paese anche dopo i primi sintomi del contagio. Al rientro del viaggio, avvenuto il 1° febbraio, marito e moglie erano stati colpiti da febbre molto alta e avevano deciso di allertare i medici, che dopo aver effettuato tutti i test del caso, hanno dato responso positivo: la coppia era stata infettata. 
 
Ipotesi preoccupante 
Durante la conferenza stampa Chen ha spiegato che con tutta probabilità i due avrebbero contratto il virus durante il lungo volo da Hong Kong verso l’Italia, nello spazio ristretto a bordo dell’aereo.  
Un’ipotesi che se fosse confermata risulterebbe preoccupante e solleverebbe alcune questioni cruciali: quanti altri passeggeri dell’aereo diretto in Italia potrebbero quindi aver contratto il virus a bordo? E nel caso vi fossero stati ulteriori contagiati sul velivolo, come sarebbe possibile tracciare la loro presenza e i loro spostamenti sul nostro territorio? Se il virus è stato contratto in volo da un altro infetto, perché i controlli aeroportuali non hanno rilevato alcuna presenza di malati di Coronavirus? Domande a cui prima o poi le autorità dovranno rispondere. Dal governo italiano e in particolar modo dal ministero della Sanità tutto tace. 
Licenza Creative Commons  7 Febbraio 2020
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