Questo Sito non ha fini di lucro, né periodicità di revisione. Le immagini, eventualmente tratte dal Web, sono di proprietà dei rispettivi Autori, quando indicato.  Proprietà letteraria riservata. Questo Sito non rappresenta una Testata Giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto non può essere considerato, in alcun modo, un Prodotto Editoriale ai sensi e per gli effetti della Legge n.62 del 7 Marzo 2001.
 
 
Scarica il PDF della situazione
Ogni individuo ha diritto alla libertà di opinione e di espressione incluso il diritto di non essere molestato per la propria opinione e quello di cercare, ricevere e diffondere informazioni e idee attraverso ogni mezzo e senza riguardo a frontiere.
Interni
Esteri
Cultura
Parolatio
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie..
Le Sardine apartitiche tornano a casa: il referente di Siena entra nel Pd 
di Ninni Raimondi
 
Alla fine un pesce osseo è arrivato a Itaca. Così, finita la strombazzata di piazza anti-Salvini, le sardine iniziano a rompere gli opportuni indugi. Una breve parentesi di contestazione contro l’opposizione ha portato infatti il referente delle Sardine di Siena, Mattia Ciappi, ad approdare nel Partito Democratico al governo. Incredibile, non l’avremmo mai detto. D’altronde al giovane senese, come da lui raccontato a La Nazione, sono bastati “tre splendidi mesi all’interno delle Sardine” per decidere di dedicarsi “totalmente all’attività politica partitica e portare la sua esperienza all’interno del Pd”. 
 
Le Sardine “apartitiche” 
Eppure sono proprio i leader delle Sardine ad aver ripetuto a ogni piè sospinto di non avere alcuna ambizione di questo tipo, sottolineando più volte che il loro è un movimento apartitico. Lo è talmente tanto che guarda caso i referenti locali finiscono dopo tre mesi nel principale partito di sinistra. Va riconosciuta però a Ciappi una sincerità che ad altri manca, oltre a un indubbio tempismo. “Credo che sia arrivato adesso il momento di apprendere la lezione delle sardine e di trasportarla all’interno dei partiti. Infatti – ha detto l’ormai ex sardina – se i movimenti servono a risvegliare coscienze, sono i partiti a farsi carico di trasportare quelle coscienze in prassi, in proposte, in atti concreti, dentro le istituzioni”. 
 
La grande casa 
Ma non dovevano restarne fuori proprio per essere efficaci?  
Ma no, il compitino a casa è finito, adesso si punta al grande salto nel palazzo e tanti saluti alle piazze.  
“C’è bisogno di innovare e rinnovare questo partito, asse del centrosinistra, macchina riformista che può declinare le voci e le passioni delle piazze in atti concreti. Voglio portare la mia esperienza – ha spiegato Ciappi – per contribuire alla costruzione di una grande casa progressista, ecologica, civica e femminista”.  
 
Ci permettiamo di suggerirgli due slogan per la campagna elettorale: “a Natale siamo tutti più buoni” e “serve un mondo senza guerre”. 
Licenza Creative Commons  19 Febbraio 2020
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019