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Passeggiata con i figli, sì o no? 
di Ninni Raimondi
 
Passeggiata con i figli, sì o no? L’ennesima circolare scatena l’inutile polemica 
La circolare del Viminale in cui si chiarisce che i figli possono fare una passeggiata con uno dei genitori nei pressi della propria abitazione scatena le ire delle Regioni: “Una follia abbassare la guardia, decisione gravissima. Va revocata”. La circolare del ministero dell’Interno inviata ai prefetti su spostamenti e assembramenti (vietati dai decreti anti coronavirus) chiarisce che la passeggiata in questione è permessa in quanto si tratta di un’attività motoria e non di uno sport all’aperto. Decisione bocciata dall’assessore al Welfare della Regione Lombardia Giulio Gallera: “Spero che i cittadini ignorino questa folle, insensata e irresponsabile circolare, che stiano a casa e organizzino giochi con i propri figli. Non è questo il momento di abbassare la guardia. La circolare diffusa dal ministero dell’Interno rischia di creare un effetto psicologico devastante vanificando gli sforzi e i sacrifici compiuti finora”. L’aspetto più delicato di tutta la questione, secondo Gallera, è che “il provvedimento ministeriale potrebbe essere inteso come un segnale di allentamento delle misure di contenimento assunte finora. Misure rigide, importanti, che hanno però consentito di contenere la curva dei contagi del coronavirus. La luce in fondo al tunnel rischia di allontanarsi o di spegnersi del tutto nel momento in cui vengono trasmessi messaggi ambigui: l’indicazione utile per tutti deve essere quella di rimanere a casa, ancora per qualche settimana. Solo così riusciremo a sconfiggere questo nemico subdolo e invisibile”. “Io la circolare la revocherei, spero venga revocata“, conclude Gallera. 
 
De Luca: “Messaggio gravissimo, si trasmette idea che epidemia sia alle nostre spalle” 
Durissima anche la reazione del governatore della Campania Vincenzo De Luca che condanna la scelta di allentare in qualche modo le restrizioni proprio in vista del picco epidemico atteso per le regioni del Centro-Sud. “Considero gravissimo il messaggio proveniente dal ministero dell’Interno, relativo alla possibilità di fare jogging e di passeggiare sotto casa – scrive il governatore in una nota pubblicata su Facebook -. Si trasmette irresponsabilmente l’idea che l’epidemia è ormai alle nostre spalle. Si ignora tra l’altro, che vi sono realtà del Paese dove sta arrivando solo ora l’ondata più forte di contagio. Si rischia, per una settimana di rilassamento anticipato, di provocare una impennata del contagio”. De Luca quindi precisa che in Campania continueranno a perdurare i divieti in seno all’ordinanza regionale. Pertanto, niente jogging né passeggiate all’aria aperta. “Ribadisco che in Campania rimane in vigore l’ordinanza regionale, derivata da motivi di tutela sanitaria, la cui competenza è esclusivamente regionale. – chiarisce oltre ogni dubbio – Si ribadisce che è assolutamente vietato uscire a passeggio o andare a fare jogging“. 
 
Il governatore campano è da sempre molto critico con Palazzo Chigi 
Non è un mistero che il governatore campano sia molto severo sul fronte delle restrizioni sugli spostamenti e sia fortemente critico con Palazzo Chigi per come gestisce l’emergenza coronavirus. “Qui noi abbiamo avuto una comunicazione confusa anche da parte di organi del governo nazionale. – aveva fatto presente già lo scorso 13 marzo – L’ordinanza prevede che chi non si adegua, cioè chi va in giro senza motivo, è passibile di tre mesi di carcere e di ammenda fino a 200 euro. Queste misure non vengono ancora messe in atto dalla polizia al momento, anzi abbiamo sentito comunicazioni sbagliate persino dal ministero dell’Interno, come quella secondo cui si può passeggiare a un metro di distanza l’uno dall’altro. Si tratta semplicemente di un’idiozia”. 
 
Le continue precisazioni delle circolari generano spesso confusione 
Nella circolare si sottolinea che il divieto di assembramento non può ritenersi violato dalla presenza in spazi all’aperto di persone ospitate nella medesima struttura di accoglienza (case-famiglia), ma chi arriva dall’esterno “è tenuto al rispetto della distanza e all’uso dei dispositivi di protezione, guanti e mascherine”. Saranno inoltre “consentiti spostamenti nei pressi della propria abitazione giustificati da esigenze di accompagnamento di anziani o inabili da parte di persone che ne curano l’assistenza”, solo per motivi “di necessità o di salute”. In ogni caso, tutti gli spostamenti restano “soggetti al divieto generale di assembramento e all’obbligo di rispettare la distanza di sicurezza minima di un metro da ogni altra persona”. Insomma, ancora una volta certe precisazioni (giusto o sbagliato che fosse, la passeggiata era già consentita) in realtà non fanno che alimentare dubbi. 
 
Neanche i pediatri sono convinti che sia una buona idea 
Il punto è che, al di là di una comunicazione da parte del governo Conte troppo spesso confusa, che si presta a fraintendimenti, in questa fase dell’epidemia è complicato anche per gli esperti, per i medici, giudicare la passeggiata con figli in prossimità della propria abitazione (giro dell’isolato? tour del quartiere?) una buona idea. E infatti anche i pediatri, chiamati in causa circa i benefici della camminata per i bambini, si dividono tra chi dice “sì, ma con buon senso” e chi dice “non si possono allentare per alcun motivo le restrizioni, si deve restare ancora tutti a casa”. Un brutto pasticcio, insomma, ancora una volta targato governo giallofucsia. 
Licenza Creative Commons   1 Aprile 2020
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