Questo Sito non ha fini di lucro, né periodicità di revisione. Le immagini, eventualmente tratte dal Web, sono di proprietà dei rispettivi Autori, quando indicato.  Proprietà letteraria riservata. Questo Sito non rappresenta una Testata Giornalistica in quanto viene aggiornato senza nessuna periodicità. Pertanto non può essere considerato, in alcun modo, un Prodotto Editoriale ai sensi e per gli effetti della Legge n.62 del 7 Marzo 2001.
 
 
Scarica il PDF della situazione
Interni
Esteri
Cultura
Parolatio
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie..
Coronavirus, ecco i verbali del Comitato tecnico scientifico che erano secretati! 
di Ninni Raimondi
 
Via il segreto, almeno in parte  
 
Ecco i verbali del Comitato Tecnico Scientifico che ha prestato supporto al Governo durante l’emergenza coronavirus. Sono stati desecretati ieri alle 21.30, dopo il ricorso o al Tar del Lazio contro la decisione dell’Esecutivo, nella persona dell'Avv. Giuseppe Conte, di mantenere il segreto.  
 
Una decisione, poi ompugnataa dal Consiglio di Stato, che doveva garantirne la segretezz fino al 10 settembre, per via dell’opposizione della Presidenza del Consiglio alla discovery. 
 
I documenti sono stati trasmessi ieri sera alle 21.55,  tramite Pec, agli avvocati Enzo Palumbo, Andrea Pruiti Ciarello e Rocco Mauro Todero.  
Si tratta delle copie dei verbali n.12 del 28.2.2020; n.14 dell’1.3.2020; n.21 del 7.3.2020; n.39 del 30.3.2020 e n.49 del 9.4.2020. 
 
 
Mancano ancora gli ultimi verbali, quelli che hanno portato alla proroga dello stato di emergenza fino al 15 ottobre. 
 
Il 28 febbraio, gli esperti del Comitato consigliavano evidenziavano per «le regioni Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto» una situazione epidemiologica complessa attesa la circolazione del virus, tale da richiedere la prosecuzione di tutte le misure di contenimento già adottate, opportunamente riviste». Il verbale è stato redatto una settimana dopo l’individuazione del paziente uno a Codogno: il Cts aveva così suggerito al governo una serie di misure più restrittive per le tre regioni più a rischio.  
Dieci giorni dopo, il governo adottò la misura del lockdown per la Lombardia e altre 14 province in Emilia-Romagna, Veneto e Piemonte. 
 
Nel verbale del primo marzo, il Cts raccomandava, per tutta la durata dell’emergenza, di evitare, «nei rapporti interpersonali, strette di mano e abbracci». Inoltre era stata evidenziata la necessità di incrementare del 50% i posti in terapia intensiva, del 100% quelli di pneumologia e malattie infettive, da dotare di supporti ventilatori. 
 
Il 7 marzo veniva invece suggerita la sospensione degli eventi sportivi, la chiusura delle palestre e delle scuole. In questa prima fase, il governo decide di mantenere i cancelli chiusi fino al 15 marzo, ad eccezione della Lombardia e delle 14 province “rosse”, dove la sospensione è prevista fino al 3 aprile.  
Ma dura poco: il giorno dopo il governo decide di estendere le misure a tutto il territorio nazionale. In questo verbale il cts propone «di rivedere la distinzione tra cosiddette “zone rosse” e “zone gialle”», da istituire in «Emila Romagna, Lombardia e Veneto, nonché le province di Pesaro Urbino e Savona». Vengono dunque suggerite due diversi livelli di misure, con Lombardia e le province di Parma, Piacenza, Rimini, Reggio Emilia, Modena, Pesaro Urbino, Venezia, Padova, Treviso, Alessandria e Asti sorvegliate speciali. 
 
Il 30 marzo, invece, il Comitato Tecnico Scientifico proponeva un decalogo per i bambini durante il lockdown. Si parte dall’organizzazione della giornata fino ad arrivare all’insegnamento di hobby o attività motorie. Tra i consigli quello di «evitare di tenere sempre accesa la televisione e/o la radio», scegliendo ogni giorno, cosa vedere (importante evitare che si tratti sempre di coronavirus). Raccomandata l’attività all’aperto evitando assembramenti, ma anche la possibilità di un momento insieme in cui ogni componente del nucleo familiare racconta qualcosa a turno.  
 
La giornata tipo suggerita per i bambini prevedeva «sveglia, bagno, colazione (compreso sparecchiare, mettere in ordine e lavaggio denti), igiene personale, attività domestiche, attività “scolastiche”, contatto telefonico e/o video con amici e parenti (nonni, zii, cugini), pranzo (compreso sparecchiare e mettere in ordine, attività libera (televisione, computer, ecc), attività “scolastiche”, merenda (compreso sparecchiare, mettere in ordine e lavaggio denti), uscita di casa (dal cortile, alla spesa), attività ludico/ricreativa (hobby), cena (compreso sparecchiare, mettere in ordine e lavaggio denti), igiene personale, a letto (lettura e/o favola). 
 
A presto per l'ultimo. 
NB: Ma cosa aveva da secretare l'Avv. Giuseppi? 
Se lo sa soltanto lui! 
 
Licenza Creative Commons  6 Agosto 2020
2013
2014
2015
2016
2017
2018
2019