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De Luca indagato per falso e truffa. Il governatore Pd avrebbe favorito i suoi 4 autisti 
di Ninni Raimondi
 
 
De Luca indagato per falso e truffa 
Il governatore Pd avrebbe favorito i suoi 4 autisti 
 
Una tegola giudiziaria sulla testa del governatore uscente della Campania Vincenzo De Luca in piena campagna elettorale. Secondo quanto riporta il quotidiano Repubblica, l’esponente del Pd sarebbe indagato dalla procura di Napoli per falso e truffa. Al centro dell’inchiesta l’assunzione di quattro vigili di Salerno, fedelissimi di De Luca, diventati i suoi autisti di fiducia, facendoli però passare come addetti della segreteria del presidente. 
 
Indagini scattate con un incidente stradale del 2017 
Le indagini sono scattate con un banale incidente stradale risalente al 2017. Il 15 settembre di quell’anno, infatti, Claudio Postiglione (uno dei quattro autisti di fiducia del governatore dem) imbocca controsenso una strada di Salerno e fa cadere da uno scooter una 22enne, fortunatamente illesa. Tuttavia la vicenda non è passata inosservata. Sì, perché sebbene dal punto di vista viabilistico l’auto del governatore potesse in realtà – in quanto auto di pubblica sicurezza – andare contro mano, secondo l’opposizione, De Luca voleva semplicemente arrivare prima a casa, nessuna urgenza di servizio quindi. 
 
La nomina a staff di segreteria senza averne le competenze 
I quattro componenti dello staff di De Luca non risultano indagati, per il momento il pm sta valutando le loro posizioni. I quattro vigili-autisti sono stati al fianco di De Luca per tutti i 20 anni in cui è stato sindaco di Salerno. Per premiare la loro fedeltà, l’esponente del Pd li ha scelti quali membri del suo staff di segreteria nell’area delle relazioni istituzionali. Senza però averne le competenze né la formazione, trattandosi di autisti per l’appunto. Secondo l’ipotesi dell’accusa, la nomina sarebbe stato solo un escamotage per aumentargli gli stipendi: 4.600 euro lordi l’anno in più. 
 
De Luca deve rispondere anche dell’ipotesi di reato di aver sprecato denaro pubblico. Non a caso la stessa vicenda è stata segnalata alla Corte dei conti. Il governatore è già stato ascoltato dai magistrati e a quanto risulta ha risposto a tutte le domande. L’esponente dem sperava di veder archiviata la vicenda prima del ritorno alle urne.  
 
Ora invece dovrà rispondere della notizia dell’indagine – che agli occhi dei cittadini appare giustamente come un abuso di potere – in piena campagna elettorale. 
Licenza Creative Commons  7 Settembre 2020
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