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Agitu Gudeta, niente razzismo. A ucciderla a martellate è stato il suo dipendente africano 
di Ninni Raimondi
 
Agitu Gudeta, niente razzismo. A ucciderla a martellate è stato il suo dipendente africano 
 
Il razzismo non c’entra. E’ stato infatti un pastore ghanese di 32 anni ad uccidere Agitu Ideo Gudeta, allevatrice etiope di 43 anni, conosciuta in Trentino anche per il suo impegno come attivista antirazzista per i diritti degli immigrati. Ieri pomeriggio il corpo della donna era stato ritrovato senza vita nella camera da letto della sua abitazione a Maso Villalta a Frassilongo nella Valle dei Mocheni. Il ghanese è stato interrogato per ore dai carabinieri e alla fine ha confessato: è stato lui a prendere a martellate Agitu Ideo Gudeta (che probabilmente è stata anche violentata). L’uomo è un collaboratore dell’azienda agricola “La capra felice” di proprietà della donna: il movente sarebbe uno stipendio non corrisposto.  
 
I media mainstream erano già pronti a gridare al razzismo per Agitu Ideo Gudeta 
Ovviamente già nella giornata di ieri i media mainstream si erano rapidamente prodigati nel creare un’immagine elegiaca della “rifugiata in cerca di riscatto”, sottolineando in tutti gli articoli come Agito Ideo Gudeta avesse più volte denunciato “episodi di razzismo” nei confronti dei suoi vicini. Molto cinicamente forse qualcuno riteneva di poter ripetere lo schemino dell’omicidio del povero Willy Monteiro Duarte, imbastendo tutto un bailamme mediatico che ci avrebbe accompagnato almeno per due settimane.  
I titoli del Corriere della Sera e la ricondivisione di Paolo Berizzi avevano già indicato la possibile direzione. 
 
Il carnefice è africano. Quindi l’attenzione mediatica calerà 
La morte della “regina delle capre” occupa ancora le prime pagine dei quotidiani online, ma la notizia è destinata a scemare in giornata. Fosse stato un italiano ad uccidere la povera Gudetu come minimo avremmo dovuto assistere agli speciali di Formigli in prima serata, alle articolesse vergate da Federica Angeli e allo sdegno social della Ferragni.  
E invece tutto questo non accadrà, perché il carnefice è un africano. 
 
30 Dicembre 2020
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