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Piano vaccini 
di Ninni Raimondi
 
Piano vaccini, governo corre ai ripari: priorità agli anziani e caccia alle dosi. Giorgetti: “Guerra geopolitica” 
 
Piano vaccini, il governo corre ai ripari: priorità agli anziani e corsa per aggiudicarsi più dosi in quella che il ministro Giancarlo Giorgetti definisce “guerra geopolitica“. E’ una settimana decisiva dunque questa per capire se si potrà rispettare la tabella di marcia. Obiettivo del governo è arrivare entro fine aprile a 500mila vaccinati al giorno, traguardo a tutt’oggi impossibile da raggiungere. Complici i ritardi nelle forniture dei vaccini che già hanno costretto il commissario straordinario Figliuolo a rimodulare il piano. 
 
Piano vaccini, Pfizer si impegna ad anticipare di un mese le consegne 
Allo stato attuale c’è la raccomandazione di non superare le 300mila dosi al giorno per fronteggiare eventuali nuovi ritardi nelle consegne. In tal senso l‘Italia sulla campagna vaccinale è in ritardo rispetto ad altri Paesi Ue. Proprio a causa del caos dei contratti stipulati a livello Ue con le case farmaceutiche. Il premier Mario Draghi dal canto suo sta chiamando le società interessate per garantire la regolarità delle consegne. A tal proposito la Pfizer ha promesso di anticipare di un mese le consegne dei prossimi trimestri. Se l’impegno sarà rispettato, le regioni potrebbero procedere a pieno regime fintanto che arriverà il grosso delle dosi del secondo trimestre. 
 
Ecco tutte le dosi a disposizione secondo gli accordi stipulati 
Questi i numeri. Da aprile a giugno dovrebbero essere a disposizione 52 milioni di dosi. Tra otto e dieci milioni di dosi sono programmate ad aprile. Se le oltre 40 rimanenti fossero concentrate su giugno, tuttavia sarebbe impossibile mantenere il ritmo delle 500mila vaccinazioni fissato dal governo. Questa settimana poi arriverà in Italia per la prima volta il vaccino monodose di Johnson & Johnson. Si tratta di circa 184mila dosi, le prime delle 400-500mila attese tra il 16 e il 19 aprile. La consegna è prevista tra domani e mercoledì all’hub della Difesa all’aeroporto di Pratica di Mare. Unitamente a 175mila dosi di AstraZeneca. Entro mercoledì, inoltre, Pfizer dovrebbe consegnare in tutta Italia oltre un milione di dosi. Sempre per l’inizio della settimana è prevista la consegna da parte di Moderna di circa 400mila dosi. 
 
Figliuolo: “Priorità agli anziani” 
Per quanto riguarda il vaccino AstraZeneca, è rivolto agli over 60, come raccomandato dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali dopo i nuovi casi di sospette trombosi collegate alle inoculazioni. Ebbene la nuova ordinanza del commissario Figliuolo prevede uno stop alla vaccinazione delle categorie, a cominciare da insegnanti e personale sanitario non in prima linea, per accelerare appunto sugli anziani. Dita incrociate dunque, visto che proprio AstraZeneca è l’azienda che meno ha rispettato finora gli accordi sulle consegne. 
 
I dati aggiornati sulle vaccinazioni 
Al momento sono 9.011.882 gli italiani che hanno ricevuto la prima dose di vaccino, secondo i dati ufficiali, pari a circa il 15% della popolazione, esclusi gli under 16. Le persone vaccinate con due dosi sono 3.908.326, circa il 6,5% del totale. Un dato al di sotto della media di altri Paesi Ue (non considerano il Regno Unito, che oggi riapre i pub). Un problema tuttora irrisolto è che le regioni viaggiano a velocità differenti. Il Lazio, tra le più virtuose, domani apre le prenotazioni per chi ha 60-61 anni, mentre la Lombardia accelera sui 75enni. In Puglia, al terz’ultimo posto per ritmo di vaccinazioni, scoppia la polemica per l’apertura indiscriminata a tutti gli over 60. Polemiche e forti ritardi anche in Sicilia e in Sardegna. La Lombardia prova a recuperare e oggi apre a Brescia un nuovo hub, uno dei più grandi d’Europa. E nella Capitale il 20 aprile dovrebbe aprire un grande hub a Porta di Roma. 
 
Bisogna vaccinare chi è a rischio decesso 
L’obiettivo è sempre lo stesso: entro aprile bisogna ultimare le vaccinazioni agli over 80, i più a rischio di decesso in caso di Covid-19. Dopo di che bisogna fare più vaccinazioni possibili ai cittadini di fascia 70-79 anni. Una volta messe in sicurezza queste fasce d’età, anche in caso di nuovi contagi ci saranno certamente molti meno decessi.E quindi: se il numero dei contagi non è detto che si abbasserà, certamente dovrebbe abbassarsi quello dei decessi. 
 
Giorgetti: “Sui vaccini si sta combattendo una guerra geopolitica” 
Giorgetti dal canto suo fa presente che si sta combattendo “una guerra geopolitica” su cui “si gioca il concetto di sovranità”. Il ministro dello Sviluppo economico riporta fonti dell’intelligence che parlano di una “guerra degli approvvigionamenti” per le dosi di siero, che sta mettendo a dura prova la Ue e le relazioni tra gli Stati membri. Draghi infatti ha già annunciato che “o ci sarà un coordinamento europeo o faremo da soli”. Il governo italiano insomma punta a chiudere contratti di fornitura direttamente con le case produttrici, senza passare per Bruxelles. Obiettivo, secondo fonti riportate dal Corriere della Sera, ottenere nelle prossime due settimane dieci milioni di dosi aggiuntive rispetto al budget. In tal modo forse il piano vaccini non subirà altri rallentamenti. Una cosa è certa, come sottolinea il leghista Giorgetti: “Il fallimento della politica europea, che ora arranca e cerca di recuperare. Ma siamo in ritardo di un mese“. 
 
Speranza prende tempo: “A maggio torneranno le zone gialle” 
In ogni caso, a sentire il ministro della Salute Roberto Speranza, “ci potremo consentire molte più libertà” soltanto in estate. A patto di mantenere alcune precauzioni, come le mascherine. E soprattutto che si è vaccinato il più possibile. Sul fronte delle riaperture Speranza proprio non prende in considerazione la possibilità di anticiparle ad aprile, come chiesto da Lega, governatori e associazioni di categoria. Parla infatti di ripristino delle zone gialle a partire da maggio. In una intervista a Repubblica, il ministro indica due novità che riguardano i vaccini: il richiamo di Pfizer e Moderna a 42 giorni, non più a 21 e 28. Un altro modo per prendere altro tempo, insomma, e fronteggiare eventuali ulteriori ritardi nelle consegne. In merito all’ordinanza di Figliuolo, “il 60% dei deceduti ha più di 80 anni, il 95% delle vittime è over 60 – fa presente Speranza -. Quindi sono la nostra priorità assoluta. A loro le regioni devono destinare tutte le energie e le dosi. Completeremo gli over 80 entro aprile. Poi credo che entro il trimestre – quindi entro fine giugno – si possono mettere in sicurezza tutti gli over 60, che sono altri 18 milioni circa”. 
 
Il ministro della Salute contro Salvini: “Si comporta come se fosse all’opposizione” 
“A maggio – conclude l’esponente di LeU – a seconda dei parametri del contagio e della capacità di vaccinare i fragili, un nuovo fondamentale criterio che abbiamo fissato, ci possono essere le condizioni per misure meno restrittive come quelle della zona gialla. Però voglio essere chiaro, dobbiamo avere grande cautela e prudenza. Continuare con un percorso di gradualità, l’unico che ci consente di governare la curva e non vanificare i sacrifici fatti. Così potremo rilasciare progressivamente le misure restrittive. Io non voglio mai fare polemica con nessuno: tutti sanno che le scelte fatte dal governo sono sempre passate dal Cdm e approvate all’unanimità“, sottolinea Speranza. “Su Salvini dico solo che trovo incomprensibile l’atteggiamento di chi sta al governo e si comporta come se fosse all’opposizione”. 
 
12 Aprile  2021