Interni
Esteri
Cultura
Parolatio
Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
Si avvisano i lettori che questo sito si serve dei cookie per fornire servizi e per effettuare analisi statistiche completamente anonime. Pertanto proseguendo con la navigazione si presta il consenso all' uso dei cookie..
Meglio morta che rossa 
di Ninni Raimondi
 
“Meglio morta che rossa”: lo schiaffo della lottatrice lituana all’avversaria cinese 
 
«Meglio morta che rossa». Così la lottatrice mma di origini lituane Rose Namajunas sfida la collega cinese Weili Zhang per il titolo dei pesi paglia femminili nell’incontro che andrà in scena il 24 aprile all’Ufc 261. 
 
Meglio morta che rossa, la sfida della lituana alla cinese 
Una frase che nell’ambiente ha già innescato una tempesta di polemiche. «Non odio Weili — precisa l’atleta americana di origini lituane — niente di simile, ma sento molto forte la responsabilità di questo match, non tanto per la mia avversaria come persona, ma per ciò che rappresenta». Il riferimento al regime comunista vigente in Cina, patria della Zhang, è chiaro. «Sto solo cercando di ricordare sempre a me stessa il mio background, le mie origini, la mia famiglia e tutto il resto ovunque io vada. Per questo ho provato a far avvicinare il mio compagno di allenamento Chico Camus, alla storia lituana e alla sua lotta per la libertà. Abbiamo guardato insieme il film documentario The Other Dream Team (2012) cosi per farci una idea generale su quello per cui combattiamo». 
 
Un Paese libero da un giogo durato 40 anni 
Il film, presentato al Sundance Film Festival, racconta della nazionale di pallacanestro della Lituania alle Olimpiadi di Barcellona 1992, le prime che videro la partecipazione della Lituania come stato indipendente dopo 40 anni di dittatura sovietica. «E così, dopo averlo guardato, abbiamo avuto sempre ben presente questo slogan: Meglio morto che rosso. Ripeto, nulla di personale nei confronti di Weili, ma questo è un enorme fattore motivazionale per me, è il motivo per cui combatterò, per la libertà e con la consapevolezza di Cristo. Ho sangue lituano e ho il sogno americano sempre in me, e tutti questi principi li porterò dentro l’ottagono». C’è da dire che la Zhang non ha mai pubblicamente supportato il regime del suo Paese e la boutade della Namajunas appare quindi lievemente pretestuosa. L’appuntamento è il prossimo 24 aprile. 
 
19 Aprile  2021