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Russia, multa da 12 milioni di dollari a Apple 
di Ninni Raimondi
 
Russia, multa da 12 milioni di dollari a Apple: per l’antitrust “abusa” di posizione dominante 
 
L’Antitrust russa ha multato Apple per oltre 12 milioni di dollari. L’accusa è di abuso di posizione dominante sul mercato. 
 
Apple, la multa salta dell’antitrust russo 
Secondo il Servizio federale russo Antimonopoli, la distribuzione di Apple di applicazioni mobili  attraverso il suo sistema operativo iOS comporterebbe un vantaggio competitivo per i suoi prodotti. L’Antitrust russa ha spiegato di aver colpito Apple con una multa di oltre 906 milioni di rubli dopo una sentenza sfavorevole scaturita dalla denuncia presentata contro il colosso della Mela dalla società di sicurezza informatica Kaspersky Lab, che è russa. 
 
La legge “anti Apple” del Cremlino 
La Apple ha presentato un ricorso contro la sentenza, e martedì ha dichiarato all’agenzia di stampa statale Ria Novosti che “rispetta il Servizio federale antimonopolio della Russia, ma non è d’accordo con la sua decisione”. La multa sembrerebbe direttamente collegata alla nuova legge è entrata in vigore in Russia all’inizio di questo mese, con la quale si chiede che smartphone, tablet e computer venduti nel Paese siano dotati di software e app russi preinstallati al momento dell’acquisto. Non a caso, viene soprannominata la legge “anti-Apple”. La legge sarebbe stata concepita come tentativo di promuovere le società tecnologiche russe, ma secondo i detrattori, invece, si tratterebbe solo di un modo per far avere maggiore ingerenza su internet da parte dello stato. 
 
Una “guerra” che dura dal 2019 
La Apple ha espresso forte disappunto di fronte a questa nuova legge, minacciando addirittura di ritirarsi dal mercato russo, sebbene alla fine l’abbia accettata senza troppo entusiasmo. D’altronde questa è solo l’ultima delle sanzioni operate dalla Russia nei confronti dei colossi tecnologici come Apple, Google e Facebook. Nel 2019, addirittura, il governo russo ha approvato una legge sullo sviluppo di un “Internet sovrano”. 
 
28 Aprile 2021