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Burkina Faso, attacco jihadista 
di Ninni Raimondi
 
Burkina Faso, attacco jihadista: uccisi due giornalisti spagnoli. L’ombra dell’Isis 
 
Due giornalisti spagnoli sono stati uccisi in Burkina Faso da un gruppo di uomini armati. I due cronisti erano stati sequestrati durante un attacco a una pattuglia anti-bracconaggio – in cui vi erano anche giornalisti ed educatori europei – nell’est della nazione africana. A confermarne la morte è il ministro degli Esteri spagnolo, Arancha Gonzalez Laya. I corpi dei giornalisti, fa sapere il ministro, sono stati trovati nel luogo dell’imboscata. Ma le informazioni al momento sono ancora piuttosto “confuse”. 
 
Burkina Faso, rapito anche un giornalista irlandese 
Stando a quanto riferito alla Reuters da alcune fonti dell’intelligence locale, le persone rapite sono però quattro. Tra di loro ci sono anche un giornalista irlandese e un cittadino burkinabé. Sulla loro sorte però non si hanno notizie, sappiamo soltanto che i reporter stavano effettuando un servizio sulla caccia illegale in quell’area del Burkina Faso, dove sono attive diverse milizie jihadiste. La pattuglia, di cui facevano parte anche soldati e forestali locali, è caduta in un’imboscata per l’esattezza sulla strada tra Fada N’Gourma e Pama. I sequestrati sarebbero stati inizialmente nascosti in un bosco in prossimità del luogo in cui è avvenuto l’attacco. 
 
Le organizzazioni terroristiche che agiscono in quell’area 
Come detto si tratta di una zona in cui operano molte milizie jihadiste, ma anche semplici gruppi criminali. E’ molto probabile però che a compiere l’agguato sia stato un gruppo terroristico. In particolare nel nord e nell’est del Burkina Faso, dal 2018 è cresciuta la presenza di miliziani islamisti riconducibili a varie sigle. Tra le più attive vi sono Ansarul Islam, legata ad Al Qaeda nel Sahel, il Gruppo per il sostegno dell’Islam e dei musulmani (Gsim) e lo Stato Islamico del Grande Sahara (Isgs). 
 
Sono gruppi armati molto temibili, che soltanto nel 2020 hanno causato circa 2.200 vittime e spesso prendono di mira le chiese locali. La crescente insicurezza nell’area ha poi causato la fuga di un numero impressionante di persone, con più di un milione di sfollati: un abitante su venti. Nel 2018 in Burkina Faso furono rapiti da un gruppo jihadista l’italiano Luca Tacchetto e la fidanzata canadese Edith Blais, poi liberati in Mali dopo 15 mesi di prigionia. 
 
28 Aprile 2021