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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Argentina, un ragazzo diventa proprietario di Google 
di Ninni Raimondi
 
Argentina, un ragazzo diventa proprietario di Google per alcune ore: “Ho la fattura” 
 
Padrone di Google Argentina per qualche ora. E’ successo a Nicolas Kurona, trentenne argentino che alcuni giorni fa aveva notato la disponibilità online del dominio di Google all’imbattibile prezzo di 270 pesos (circa 11 euro). Impossibile lasciarsi scappare l’occasione: così il nostro Nicolas ha cliccato su «acquista», ottenendone il possesso con tanto di fattura e oscurando così il sito che è rimasto irraggiungibile per alcune ore. 
 
Il ragazzo che comprò Google Argentina per undici euro 
Verso sera, l’ufficio stampa di Mountain View ha reso noto ai quotidiani argentini di avere risolto il «problema». «Per poco tempo, il nostro dominio è stato acquistato da qualcun altro», ha riconosciuto Google Argentina, «ma abbiamo ripreso il controllo molto velocemente». Il trentenne ha raccontato di aver fatto la scoperta capitando per caso sul sito del governo argentino che ne gestisce la registrazione. «Sono andato su nic.ar, ho visto il nome di google.com.ar disponibile e l’ho acquistato legalmente, Ho anche la fattura», ha twittato Kurona, che nei giorni scorsi ha guadagnato oltre 10mila follower e ha aggiunto nella bio di presentazione «Ho comprato legalmente google.com.ar». 
 
Eroe per qualche ora 
«Guardando lo schermo sono rimasto pietrificato. Non potevo credere a ciò che era accaduto», ha raccontato spiegando  di essere consapevole che «qualcosa sarebbe successo e questo mi agitava». Le cause del disguido non sono ancora state rese note. Qualcuno ipotizza una falla nel sistema di gestione locale dei domini, presto risolta. Ma i portavoce di Google Argentina i e i gestori di Nic.ar continuano a mantenere il più stretto riserbo. Intanto, per qualche ora Kurona è stato l’eroe di migliaia di utenti Twitter che si sono scatenati nel produrre meme con la sua fotografia. Terminata l’avventura, Kurona ha ringraziato tutti per il sostegno. Google continua ad indagare sull’episodio.  
 
28 Aprile 2021