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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Catania, la protesta dei Fantasmi del passato 
di Ninni Raimondi
 
Catania, la protesta dei Fantasmi del passato si tinge di rosso: “Vogliamo tornare alla vita” 
 
A Catania si tinge di rosso la protesta dei Fantasmi del passato, rosso sangue. “Vogliamo ritornare alla vita, e il lavoro è parte di essa. Perché di questo si parla. Si parla del nostro sangue, dei nostri sogni di cittadini liberi.” 
 
Catania, protesta “rossa” dei Fantasmi del passato 
Spiegano gli organizzatori giunti al IV atto della protesta “spettrale” di Catania, con la piena rappresentazione della realtà nuda e cruda a cui ci si vuole opporre con tutte le forze. Come si ricorderà il movimento di partite Iva, ristoratori, imprenditori, lavoratori dello spettacolo e del turismo da un mese scendono in strada in tuta e maschera bianca per manifestare tutto il proprio dissenso contro chiusure, coprifuoco, regioni a colori e divieti vari. 
 
Alla vigilia del 1 Maggio 
Lungo tutto lo Stivale ultimamente le manifestazioni di protesta si sono moltiplicate strutturandosi e trovando sempre più persone disposte a scendere in piazza. Per ricordarne qualcuna #apriresenzacondizioni lanciata da CasaPound al fianco di quelle categorie maggiormente vessate da 14 mesi di chiusure, e pochi giorni fa appoggiando quei cittadini che in barba al coprifuoco hanno urlato la loro voglia di libertà dopo la fatidica ora delle 22 (#2201liberta). Oggi pomeriggio invece i “fantasmi del passato” sono apparsi in viale Libertà dove ha sede il palazzo dell’Inps, proprio alla vigilia dell’1 maggio, la festa dei lavoratori. 
 
“Nessuna festa senza lavoro. Il primo maggio dovrebbe essere una giornata di festa per tutte le categorie produttive del nostro Paese”, scrivono nella nota. Si, ma quali lavoratori? “Adesso è diventato un giorno lugubre. Ci stanno conducendo verso un assistenzialismo che non vogliamo! Cassa integrazione inesistente, ristori, sostegni. Tutte promesse. E nel frattempo affitti, bollette, tasse da pagare. Questo primo Maggio non c’è davvero nulla da festeggiare.” 
 
Lavoratori ora “fantasmi” 
Ecco perché la sede dell’Inps ecco perché un altro di quei luoghi deputati a tutelare i lavoratori, quei lavoratori completamente dimenticati dal Governo e divenuti fantasmi, ma il loro “silenzio continuerà a fare rumore”, senza tregua e sino a quando non si tornerà alla libertà
 
1 Maggio 2021