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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Chi è Elisabetta Belloni 
di Ninni Raimondi
 
Chi è Elisabetta Belloni, prima donna a capo dei servizi segreti 
 
Elisabetta Belloni è il nuovo direttore generale del Dis, Dipartimento per le informazioni della sicurezza: è la prima donna a capo dei servizi segreti. A sorpresa il premier Mario Draghi pone fine all’era Vecchione-Conte, nominando la Belloni, finora segretario generale del ministero degli Esteri. Draghi ha preventivamente informato della propria intenzione il presidente del Comitato parlamentare per la sicurezza della Repubblica (Copasir) Raffaele Volpi, e ha ringraziato il prefetto Vecchione per il lavoro svolto. La nomina è disposta sentito il Comitato interministeriale per la sicurezza della Repubblica. 
 
Elisabetta Belloni nuovo direttore del Dis, prende il posto del prefetto Vecchione (scelto da Conte) 
Il nome della Belloni era circolato nei mesi scorsi anche per il ministero degli Esteri, rimasto poi a Luigi Di Maio in continuazione con il governo Conte bis. Ma era circolato anche per l’incarico di sottosegretario con nomina ai servizi segreti, carica poi andata a Piero Benassi. E invece la Belloni prende il posto del prefetto Gennaro Vecchione (che termina in anticipo il suo mandato), scelto dall’ex premier Giuseppe Conte. L’ambasciatore Ettore Sequi, capo di gabinetto del ministro Di Maio, succede a Belloni come nuovo segretario generale della Farnesina. La nomina della Belloni segue quella di Franco Gabrielli ad autorità delegata per la sicurezza della Repubblica e dei direttori delle agenzie operative: Giovanni Caravelli all’Aise e Mario Parente all’Aisi, prorogato ieri per un altro anno. 
 
Chi è Elisabetta Belloni 
Romana, 62 anni, l’ambasciatrice Elisabetta Belloni dal maggio del 2016 era la prima donna segretario generale del ministero degli Esteri. Studentessa al liceo Massimo di Roma (lo stesso dove ha studiato Mario Draghi), laureata in Scienze politiche alla Luiss nel 1982, è entrata in carriera diplomatica nel 1985, ricoprendo incarichi, tra gli altri, a Vienna e Bratislava. Nel 2004, anche in questo caso prima donna a ricoprire questo ruolo, viene nominata capo dell’Unità di crisi della Farnesina. Tra le varie emergenze ha gestito i rapimenti di italiani in Iraq e in Afghanistan e il rimpatrio degli italiano a seguito dello tsunami nel sudest asiatico. Aveva inoltre gestito il rapimento dell’inviato di Repubblica Daniele Mastrogiacomo da parte dei talebani. 
 
Nel 2015 è stata capo di gabinetto dell’allora ministro degli Esteri Gentiloni 
Dal 2008 al 2012 è direttore generale per la Cooperazione allo sviluppo e poi dal 2013 al 2015 assume le funzioni di direttore generale per le Risorse e l’innovazione. Promossa ambasciatore di grado (il livello più alto della carriera diplomatica) nel 2014, nel 2015 è stata capo di gabinetto dell’allora ministro degli Esteri Paolo Gentiloni. Nel 2018 era stata scelta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella come papabile per la carica di presidente del Consiglio prima della nascita del governo gialloverde. 
 
Docente di Cooperazione allo sviluppo alla Luiss di Roma. In ottimi rapporti con Gianni Letta e con il mondo accademico, ha apprezzamenti bipartisan (non a caso Lega e Iv plaudono alla scelta di discontinuità di Draghi rispetto all’era Conte-M5S). Parla quattro lingue: inglese, francese, spagnolo, tedesco ed è vedova dell’ambasciatore Giorgio Giacomelli, morto a febbraio del 2017. Era amica dell’ambasciatore Luca Attanasio, ucciso in Congo lo scorso febbraio. Da oggi coordinerà le due agenzie dei servizi segreti Aise e Aisi e si coordinerà con l’autorità delegata Franco Gabrielli. 
 
13 Maggio  2021