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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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I no vax non entrino in chiesa 
di Ninni Raimondi
 
“I no vax non entrino in chiesa”: il prete-sceriffo fa infuriare i fedeli 
 
La caccia alle streghe nei confronti dei no vax arriva in chiesa: è bufera sulle parole di don Pasquale Giordano, prete di Bernalda, provincia di Matera, che sui social ha intimato ai fedeli non vaccinati di non partecipare alla messa.  
 
Il prete a caccia di no vax 
«Dato il diffondersi del contagio da Covid-19 esorto caldamente, soprattutto i ragazzi e i giovani, a effettuare il tampone di verifica. E ad aderire alla campagna vaccinale», ha scritto il sacerdote su Facebook. «Per l’accesso in chiesa e negli spazi della parrocchia è gradito un riscontro di un tampone recente o del vaccino». Non solo: il prete prosegue esortando i no vax a tenersi alla larga dalla chiesa. «Per garantire sicurezza alle persone più fragili che frequentano la Chiesa chiedo gentilmente a chi non ha intenzione né di fare il tampone né di vaccinarsi di astenersi dal venire in parrocchia. È carità cristiana tutelare la propria e l’altrui salute». 
 
Bufera mediatica 
Un’ingerenza decisamente fuori luogo quella del prete, che ha suscitato parecchi malumori e scatenato una tempesta di commenti negativi sui social: pensi alle anime dei fedeli, che alla salute ci pensano i dottori, è il tenore dei messaggi rivolti a don Giordano. Un atteggiamento simile rischia di allontanare i fedeli, in un periodo decisamente poco entusiasmante per quello che riguarda le presenze alle funzioni. 
 
Lui si difende 
Ma il parroco non si scompone. «Sono sereno, la mia è un’esortazione a vaccinarsi”, è la sua reazione alle critiche. «Il mio messaggio è quello di tutelare le persone fragili — e tra queste ci sono prevalentemente coloro che non sono vaccinati. Ho voluto invitare la comunità ad aderire alla campagna organizzata dalle autorità facendo mie le preoccupazioni che si sentono a Bernalda in questi giorni. Credo che non sia stata data un’interpretazione corretta alle mie parole, per questo in tanti stanno scrivendo. Certamente non rispondo agli insulti», insiste il parroco.  «Ho letto da qualche parte che qualcuno ha detto che le mie parole sono contro chi non si è vaccinato. O non fa il tampone. Non è così. Anzi è proprio a tutela di chi non è vaccinato, quindi è più fragile». Sarà, ma della notizia del prete-sceriffo sanitario avremmo fatto volentieri a meno. 
23 Luglio  2021