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Jeff Bezos e Bill Gates a caccia di minerali in Groenlandia 
di Ninni Raimondi
 
Che ci fanno Bill Gates e Jeff Bezos in Groenlandia 
 
Jeff Bezos e Bill Gates a caccia di minerali in Groenlandia. Sì, sembra di leggere un fumetto, pare proprio la storia di Paperon de’ Paperoni alla ricerca di pepite d’oro nel Klondike. Ma in fondo la fantasia, almeno in questo caso, non si discosta troppo dalla realtà. Parliamo pur sempre di miliardari e di esplorazioni, con la corsa all’oro sostituita oggi dalla ricerca di metalli come nichel, rame, cobalto e platino. Tutti materiali preziosissimi che la società di esplorazione mineraria KoBold Metals, sostenuta da una serie di nababbi tra i quali Jeff Bezos e Bill Gates, intende trovare nell’isola di ghiaccio. 
 
Bezos e Gates in Groenlandia: l’ennesimo business 
La società in questione – come riportato dalla Reuters – impiega sistemi basati sull’intelligenza artificiale e machine learning per portare avanti le proprie ispezioni. E ha firmato un accordo con Bluejay Mining, per cercare in Groenlandia materiali utilizzati per i veicoli elettrici. KoBold sborserà ben 15 milioni di dollari in finanziamenti per l’esplorazione dell’area di Disko-Nuussuaq, sulla costa occidentale dell’isola, territorio autonomo danese. Il tutto “in cambio di una quota del 51% nel progetto”, scrive Bluejay in una nota. Il finanziamento coprirà gli studi e le perforazioni iniziali. 
 
L’americana KoBold è sostenuta da Breakthrough Energy Ventures, un fondo per il clima e la tecnologia, a sua volta sostenuto dal cofondatore di Microsoft Bill Gates, da Michael Bloomberg, dal fondatore di Amazon Jeff Bezos e da Ray Dalio, fondatore di Bridgewater Associates, il più grande hedge fund al mondo. Al progetto aderiscono poi Andreessen Horowitz, un’azienda californiana di venture capital, e la società energetica norvegese Equinor, controllata dallo Stato scandinavo. 
Ora, è bene chiarire che non c’è alcun complotto dietro.  
 
Anche questa volta i dietrologi resteranno delusi. Semplicemente questi miliardari, in primi Gates e Bezos, hanno fiutato l’ennesimo affare.  
Perché le auto elettriche, destinate a prendere sempre più campo, necessitano di materie prime in buona parte diverse rispetto a quelle impiegate per le automobili tradizionali.  
 
Quindi gli uomini più ricchi del pianeta puntano ad arrivare primi in un territorio potenzialmente stracolmo di queste risorse.  
Alla faccia dei “cambiamenti climatici” e delle terre pressoché incontaminate, ovviamente. 
 
11 Agosto  2021