Sottrazione fondi pubblici, ambasciata afghana Tagikistan chiede arresto Ghani. Ma l’ex presidente è negli Emirati arabi
Sottrazione di fondi pubblici: l’ambasciata afghana in Tagikistan ha inoltrato richiesta all’Interpol per l’arresto dell’ex presidente dell’Afghanistan Ashraf Ghani. Oltre che del presidente fuggito dopo l’entrata dei talebani a Kabul, chiesto anche l’arresto di Hamdallah Moheb e Fazl Mahmoud Fazli. L’accusa è sottrazione di fondi pubblici, che vanno restituiti al Paese. Lo riporta l’agenzia Tolonews. Il problema è che Ghani e famiglia sono già al riparo negli Emirati arabi uniti.
Ghani è fuggito con il malloppo e l’ambasciata afghana in Tagikistan ne chiede l’arresto
L’ex presidente Ashraf Ghani, che si è dimesso poco prima che i talebani conquistassero Kabul, fuggendo in Tagikistan – a sentire lui – per “evitare un bagno di sangue“, a quanto riportano i media locali si sarebbe portato via quattro automobili piene zeppe di denaro rubato alle casse dello Stato. Si parla di 169 milioni di dollari. Il problema è che nel frattempo Ghani è fuggito ancora.
Emirati arabi uniti: “Ghani e famiglia accolti per motivi umanitari”
Stando sempre a quello che riporta Tolonews, l’ex presidente afghano si è rifugiato negli Emirati arabi uniti. L’annuncio è del ministro degli Esteri: “Gli Emirati Arabi Uniti hanno accolto il presidente Ashraf Ghani e la sua famiglia nel Paese per motivi umanitari“. Addio soldi pubblici, dunque.
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