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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Profughi afghani 
di Ninni Raimondi
 
Profughi afghani: Italia punti i piedi in Ue (con buona pace della sinistra immigrazionista) 
 
La sinistra è caduta come al solito in una macroscopica incoerenza, dato che vent’anni fa accusava Bush di imperialismo violento mentre oggi si straccia le vesti per la ritirata dall’Afghanistan. E sta cogliendo l’occasione della crisi afghana per sbandierare chiassosamente la bandiera dell’accoglienza a tutti i costi e di tutti gli immigrati possibili. In questo caso, a onor del vero, vi è da dire che si tratta per lo più di veri profughi, in quanto fuggiaschi dalle persecuzioni talebane che colpiscono chiunque abbia collaborato con le forze occidentali negli ultimi vent’anni. 
 
Afghanistan: attenti alla sinistra e alla sua accoglienza a tutti i costi 
Ma la sinistra si è ormai tradita negli anni perché ha imposto, tramite la sua presenza nei governi, l’accoglienza acritica di masse indistinte di clandestini afro-islamici che, in percentuali bulgare che vanno dal 60 all’80%, non sono risultati veri profughi. Dunque i buoni sentimenti sbandierati da tutti loro nei confronti degli afghani risultano compromessi da uno spregiudicato terzomondismo secondo il quale il meticciato rappresenterebbe il futuro dell’Italia e dell’Europa. 
 
Profughi in arrivo in Europa superiori a quelli dalla Siria nel 2015 
Il punto, però, è che i profughi arriveranno al netto delle idiozie che Enrico Letta partorirà. Si tratterà verosimilmente di veri profughi che avranno diritto ad essere accolti. Nonostante l’Unione europea si stia muovendo nel senso di organizzare degli Stati cuscinetto in grado di fermare la transumanza umana in fuga dai talebani, il problema si porrà in modo più diretto e l’Europa dovrà gestire la ripartizione di un numero di profughi che potrà esser ben superiore a quello proveniente dalla Siria nel 2015. 
 
L’Italia deve essere dispensata dall’accoglienza dei profughi afghani 
L’Italia, in tutto questo, non dovrà cedere di un centimetro, sebbene il ministro Lamorgese non faccia ben sperare: se non è stata in grado di prevenire e fermare il rave party nel viterbese, ci domandiamo come intenda affrontare un crisi epocale come questa. Mario Draghi dovrà essere chiaro con i partner europei: l’Italia deve esser dispensata dal dovere di accogliere i profughi afghani dato che, dall’inizio delle primavere arabe, ricopre il ruolo indegno di Stato cuscinetto accollandosi praticamente tutti gli sbarchi nel vecchio continente, senza oltretutto godere di una qualche forma di redistribuzione. Si sono alternati vari governi e sono stati siglati patti di qualsiasi tipo, eppure il punto non è mai cambiato: tutti, tramite Ong o autonomamente, sbarcano in Italia e qui rimangono. Il famigerato accordo di Malta, che sembrava dovesse risolvere tutte le questioni citate, si è rivelato una truffa vera e propria. 
 
Si potrà obiettare che in tal modo non ci potremo più scrollare di dosso il ruolo di Stato cuscinetto adibito all’accoglienza dei clandestini. Questo è vero in parte, poiché rimane tra le prerogative dell’Italia il presidio e il controllo dei propri confini, bloccando e arrestando il via vai di barchini e barconi. Dunque il ruolo ingrato di discarica del Mediterraneo ce lo siamo in qualche misura scelto e voluto. Nelle crisi appaiono le opportunità, e oggi possiamo utilizzare questa situazione per rovesciare in nostro favore questo equilibrio. 
 
Nei flussi migratori potranno infiltrarsi talebani e terroristi 
Siccome la sinistra si sta facendo prendere dall’eccitazione per la possibilità di accogliere una massa indefinita di musulmani, è doveroso ricordare che nel flusso migratorio che si sta formando e si sta muovendo verso l’Europa potranno infiltrarsi talebani, vecchi combattenti di Al Qaida e vecchi soldati dell’Isis, dato che i talebani, durante la loro invasione dell’Afghanistan, hanno aperto le celle di alcune prigioni dove erano detenuti criminali di tal fatta. 
 
Ci immaginiamo la sinistra già pronta coi cartelloni “Welcome” nei porti e nelle stazioni italiane, desiderosa di abbracciare questi nuovi fratelli per iniziare un altro Erasmus tutti insieme. Bene, le sorprese potrebbero essere dolorose, perché le sigle del terrore islamico, consapevoli di tutto ciò, si infiltreranno agevolmente tra i veri disperati. L’Italia, in questo senso, ha già abbondantemente dato. 
20 Agosto  2021