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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Tutta Europa sta ripartendo e noi no 
di Ninni Raimondi
 
“Tutta Europa sta ripartendo e noi no, riaprire tutto”. Salvini adesso attacca Draghi 
 
“Tutta Europa sta ripartendo e noi no, se chiedi il green pass devi riaprire tutto“: Matteo Salvini va all’attacco di Mario Draghi. “Tutta Europa sta vaccinando e riaprendo, l’Italia è uno dei Paesi più vaccinati d’Europa ma qualcuno si ostina a limitare le riaperture. Se tu chiedi il green pass devi riaprire tutto in piena capienza”. Così il leader della Lega commenta la decisione del Portogallo che da ottobre eliminerà tutte le restrizioni anti Covid. 
 
Salvini attacca Draghi: “Tutta Europa sta ripartendo e noi no, riaprire tutto” 
“Non capisco dove sia il pregiudizio ideologico che sta causando un danno sociale e morale a milioni di italiani. Vorrei capire da Speranza e da Draghi perché no. Tutta Europa riapre e noi no. Se tu imponi il vaccino e il green pass il diritto al lavoro lo devi garantire a tutti”, ribadisce Salvini. “Se tu chiedi il green pass devi riaprire tutto in piena capienza: cinema, musei, teatri, stadi, sale da ballo e discoteche. Stiamo togliendo il diritto al lavoro a 300mila persone e il diritto a un divertimento sano e sicuro a giovani e anziani“. Così il leader della Lega punta il dito contro il governo (di cui fa parte il partito da lui guidato). 
 
Salvini sotto pressione parte al contrattacco 
Mentre la Lega è nella bufera, sia per la vicenda di Luca Morisi, l’ex responsabile della comunicazione social di Salvini indagato per cessione di droga, che per le parole di Giancarlo Giorgetti, che ha lanciato Draghi al Quirinale e Calenda a sindaco di Roma, il “Capitano” rispolvera il Carroccio di lotta. Gli attacchi al premier sono partiti stamattina, quando Salvini ha chiesto a Draghi “uno sforzo ulteriore per togliere altre tasse su bolletta della luce e del gas“, perché “già si sono dimezzati gli aumenti, noi vorremmo azzerarli”, chiarisce. Insomma, il clima è tipicamente elettorale e stavolta il bersaglio grosso del leader della Lega è il presidente del Consiglio. 
 
Intanto Speranza ripete che “l’epidemia è ancora in corso e non possiamo abbassare la guardia” 
A sentire invece l’altro responsabile diretto di quello che sta avvenendo sul fronte di obblighi e restrizioni, ossia il ministro della Salute, non si può riaprire tutto insieme. Perché “l’epidemia è ancora in corso e non possiamo abbassare la guardia“, dice Roberto Speranza. Parole queste che il titolare della Salute ripete ormai da tempo immemore, alla bisogna. Stavolta è per frenare gli slanci di chi vorrebbe maggiori aperture. “Siamo ancora in fase pandemica, ma rispetto ai mesi passati abbiamo strumenti che si sono dimostrati efficaci e sicuri, i vaccini. La risposta degli italiani è stata molto positiva e questo ha consentito le riaperture. Il nostro auspicio è proseguire la campagna di vaccinazione”, ripete in modalità mantra Speranza. 
 
Immigrazione, Lamorgese: “L’incontro con Salvini ci sarà” 
Il tutto mentre, ovviamente, gli altri partiti di maggioranza, a partire dal M5S a guida Conte, puntano il dito contro Salvini perché non ha una posizione netta sul green pass e tutto l’armamentario di obblighi e restrizioni. E’ un momento delicato per il leader della Lega, che sceglie il contrattacco. A tal proposito, a sentire il ministro dell’Interno Luciana Lamorgese, ci sarà finalmente l’incontro che Salvini chiede da tempo. Il tema immigrazione irregolare e invasione di clandestini è un cavallo di battaglia del “Capitano”. Staremo a vedere. 
 
30 Settembre  2021