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Ripristineremo l’arcobaleno alla fermata Colosseo 
di Ninni Raimondi
 
“Ripristineremo l’arcobaleno alla fermata Colosseo”: le priorità di Roma secondo Marrazzo (Partito Gay) 
 
Traffico? Trasporti? Rifiuti? Criminalità? Degrado? Non rappresentano problemi da risolvere con urgenza nell’Urbe per Fabrizio Marrazzo del Partito Gay per i diritti Lgbt+, solidale, ambientalista, liberale: per il candidato sindaco alle amministrative capitoline la priorità massima va data al ripristino della colorazione arcobaleno sui muri della fermata metro Colosseo. 
 
Le priorità di Marrazzo 
Marrazzo si dispera: «La fermata della metro Colosseo di Roma, tinta di arcobaleno su iniziativa di Netflix, in occasione del Pride Month, è tornata grigia». Il candidato sindaco si riferisce alla marchettona d’ordinanza di casa Netflix che lo scorso giugno aveva tappezzato mezza Roma con arcobaleni e pubblicità Lgbt. Giugno, non un mese a caso, ma quello del Pride, periodo in cui tutte le multinazionali fanno a gara di attivismo Lgbt di facciata. Una carnevalata che dura dal 1° al 30: poi arriva luglio e l’arcobaleno si spegne, i muri tornano grigi e le aziende si disinteressano della tematica. Così è stato anche per Netflix, che i primi di luglio ha smantellato la tappezzeria Lgbt dalla fermata Colosseo.  
 
Insiste quindi Marrazzo: «È importante valorizzare la nostra città anche con elementi o simboli che rendono omaggio alle più differenti comunità e alle minoranze che la abitano, come succede già in altre capitali europee e in altre città di Italia. Ci dispiace notare che il mondo dell’entertainment ha mostrato molta più sensibilità di tante istituzioni che continuano a promettere solo a parole leggi che non passano, tutele che non esistono, inclusioni che non sono in grado di applicare». Inutile spiegare a Marrazzo che il mondo dell’«entertainment», come lo chiama lui, mostra sensibilità a comando e solo per tornaconto monetario: questo lui lo sa già, ma preferisce puntare il dito contro le istituzioni.  
Il primo atto una volta insediati in Campidoglio 
 
«La cultura passa anche dai colori: tingere le pareti di una stazione della metro ha l’obiettivo di far sentire riconosciute e parte di un tutto le comunità romane». Quelle che piacciono a Marrazzo e ai suoi accoliti, ovviamente. «Partito Gay per i diritti Lgbt+, Solidale, Ambientalista, Liberale nasce per tutelare le persone LGBT+, per occuparsi di ambiente ed economia sostenibile». Poi conclude illustrando il suo programma per rendere la Capitale un luogo migliore per tutti: «Tingere di Rainbow di nuovo la metro Colosseo è un atto simbolico, e sarà uno dei primi atti che faremo in Campidoglio per dare un segnale di cambiamento e di accoglienza verso la comunità LGBT+». 
30 Settembre  2021