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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Scioglimento Fn 
di Ninni Raimondi
 
Scioglimento Fn, no compatto del centrodestra a mozione Pd 
 
L’ipotesi di un decreto di scioglimento di Fn a quanto pare è al vaglio di Palazzo Chigi, intanto il centrodestra compatto dice no alla mozione del Pd. Il premier Mario Draghi, sotto pressione da parte del centrosinistra dopo l’attacco alla Cgil di sabato, per adesso non dice né sì né no a un decreto per sciogliere i movimenti che si ispirano al fascismo. Se per il Pd di Letta, il M5S di Conte e compagni vari è un’emergenza nazionale, il presidente del Consiglio sa che in Parlamento la mozione del Pd (come quella di Iv) non passerebbe, visto il no compatto del centrodestra. Così come sa che non è affatto scontato fare un decreto per sciogliere Fn, ritenuta responsabile dell’assalto di sabato. Esistono precedenti, come quello dello scioglimento di Ordine Nuovo nel 1973, ma a seguito di una sentenza. Qui invece non ci sono sentenze, ma solo un pezzo di maggioranza – i giallofucsia – da tenere buono in qualche modo. 
 
Non c’è alcuna “emergenza fascismo” 
l quadro non è assolutamente quello della narrazione della sinistra: non c’è alcuna “emergenza fascismo”. Lo stesso presidente della Repubblica Sergio Mattarella circa i fatti di sabato getta acqua sul fuoco, parlando di “turbamento, ma non preoccupazione”. E’ evidente che la propaganda Pd, in combutta con la Cgil (a cui si sono accodati Cisl e Uil), punta a danneggiare il centrodestra in vista dei ballottaggi del 17 e 18. Così come punta a sviare l’attenzione dalla sacrosanta protesta delle piazze no green pass. Non dimentichiamoci che venerdì 15 scatta l’obbligo di certificazione verde per tutti i lavoratori si rischia il caos totale. Eppure, a sentire il centrosinistra, la priorità è sciogliere Fn e con l’occasione tutti i movimenti di estrema destra. Come se non bastasse poi, con la scusa dei fatti di sabato, il Viminale sta lavorando a una stretta anti manifestazioni. 
 
Le indagini 
Allo stato attuale, Fn è nel mirino degli inquirenti, con due fascicolo aperti in procura. Il sito web del movimento è stato sequestrato e oscurato. Per l’assalto alla sede della Cgil sono sei le persone arrestate, tra cui i leader di Fn Fiore e Castellino e Biagio Passaro, leader del gruppo “IoApro”. Per loro le accuse sono istigazione a delinquere, devastazione e saccheggio. Il pool di magistrati che sta seguendo le indagini, fra cui quello per i reati contro personalità dello Stato, coordinati dal procuratore capo Michele Prestipino, stanno valutando la contestazione di altri reati. 
 
La mozione Pd per lo scioglimento di Fn 
Sono due le mozioni presentate in Parlamento per chiedere lo scioglimento di Fn. La mozione del Pd, depositata alla Camera e al Senato, impegna il governo “a dare seguito al dettato costituzionale in materia di divieto di riorganizzazione del disciolto partito fascista e alla conseguente normativa vigente adottando i provvedimenti di sua competenza per procedere allo scioglimento di Forza Nuova e di tutti i movimenti politici di chiara ispirazione neofascista artefici di condotte punibili ai sensi delle leggi attuative della XII disposizione transitoria e finale della Costituzione repubblicana”. “Si invita il governo ad assumere gli atti necessari per provvedere rapidamente allo scioglimento di Forza Nuova”, si legge invece nella conclusione della mozione presentata su iniziativa del senatore del Psi Riccardo Nencini e del senatore di Italia Viva Davide Faraone cui hanno aderito il senatore Albert Laniece e senatori di Iv. 
 
Salvini a Letta: “Mettiamo fuori legge tutte le realtà violente” 
Mozioni che non verranno votate dal centrodestra, perché giudicate di parte. Il leader della Lega Salvini ha replicato al segretario Pd Letta che ha auspicato la presenza di tutti in piazza sabato alla manifestazione indetta dai sindacati, dopo quanto accaduto. “Condanno ogni genere di violenza, se ci sono associazioni che portano avanti idee con la violenza vanno chiuse“. dice Salvini. Ma il punto è che la violenza non è ascrivibile solo alla destra, perché se “a Roma sono stati fermati violenti di destra, a Milano sono stati fermati violenti di sinistra. E allora dico a Letta: mettere fuorilegge tutte le realtà violente, e in piazza ci andiamo tutti insieme“. Poi il leader della Lega ha rilanciato: “Cosa fa il Pd? Convoca una manifestazione il giorno prima del voto… convocala lunedì e vengo anch’io”. 
 
“Ci fanno parlare dieci giorni di antifascismo, poi il giorno dopo il voto gli scandali spariscono…” scandisce ancora Salvini. Sulla manifestazione di sabato scorso, il leader della Lega ricorda poi come “una persona con Daspo, che non poteva stare lì, invece stava lì… o qualcuno non sa fare il suo lavoro o a qualcuno fa comodo”. Posizione condivisa anche da altri esponenti del centrodestra, a partire da La Russa di FdI, secondo il quale la “mozione del Pd è strumentale”. 
 
Centrodestra rilancia: “Pronti a votare mozione contro tutte realtà eversive” 
Come riferiscono fonti della Lega, “il centrodestra condanna le violenze senza se e senza ma ed è pronto a votare una mozione per chiedere interventi contro tutte le realtà eversive, non solo quelle evidenziate dalla sinistra. È quanto emerso da alcuni colloqui telefonici tra Matteo Salvini, Silvio Berlusconi e Giorgia Meloni”. Insomma sì a una mozione per chiudere pure i centri sociali degli antagonisti e degli anarchici e le realtà eversive dell’estrema sinistra. A quel punto sì anche a una manifestazione unitaria contro la violenza, magari dopo il voto – fa presente il centrodestra. Che comunque – sia chiaro – dovrebbe essere contro lo scioglimento dei movimenti in rispetto della libertà di espressione. Invece allo stato attuale l’unica manifestazione indetta è quella a Roma di sindacati e antifascisti vari, in pieno silenzio elettorale. 
 
Vedremo dunque se Draghi prenderà la palla al balzo e si muoverà verso un decreto anti eversione, al di là del colore politico. Certo, così il premier scontenterebbe quella sinistra in totale contiguità con centri sociali e affini, che sono un bacino elettorale (e a Roma si vota). 
 
12 Ottobre  2021