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Il saluto romano al cimitero non è reato 
di Ninni Raimondi
 
Il saluto romano al cimitero non è reato: la sentenza della Cassazione 
 
Nessun reato, il saluto romano in un contesto commemorativo è lecito. A stabilirlo è la Corte di Cassazione che ha annullato senza rinvio, poiché “il fatto non sussiste”, la condanna in Appello di quattro imputati nel processo per fatti risalenti a cinque anni fa. Per l’esattezza il 25 aprile 2016 centinaia di persone commemorarono, come ogni anno, i caduti della Repubblica Sociale Italiana sepolti a Campo X al Cimitero Maggiore di Milano. E fecero il saluto romano al “Presente”. 
 
Il saluto romano al cimitero non è reato. La sentenza della Cassazione 
Gli imputati vennero assolti tutti in primo grado sempre perché “il fatto non sussiste”. Poi però in Corte d’Appello V sezione penale i giudici ribaltarono tutto, riqualificando il fatto in base all’articolo 2 della legge Mancino, con tanto di condanna a due mesi e 10 giorni di reclusione per le persone precedentemente assolte. Come riportato da Il Giorno, gli imputati hanno impugnato allora la sentenza e davanti alla I sezione penale il procuratore generale ha chiesto il rigetto del ricorso presentato dalla difesa composta dai legali Mario Giancaspro e Antonio Radaelli. 
 
La Cassazione, terminata la discussione, ha invece dato ragione alla difesa. E’ stata dunque annullata senza rinvio la sentenza della Corte d’Appello. 
“Siamo soddisfatti del risultato ottenuto all’udienza del 12 ottobre – ha dichiarato all’Adnkronos l’avvocato Antonio Radaelli – attendiamo il deposito delle motivazioni per capire l’iter logico della Suprema Corte di Cassazione”. 
 
Più volte la Cassazione si è pronunciata sul saluto romano, spiegando che allorquando ha intento commemorativo e non violento non può essere considerato un reato. Anzi, nel 2018 lo definì una libera “manifestazione del pensiero” che non attenta minimamente all’ordine democratico. 
 
15 Ottobre  2021