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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Il Cts prepara le valigie 
di Ninni Raimondi
 
Il Cts prepara le valigie: “L’emergenza sta finendo”. Ma era tutto previsto 
 
“L’emergenza (Covid, ndr) sta finendo, il Comitato tecnico scientifico è pronto a farsi da parte“. E’ quanto dichiarato da Fabio Ciciliano, medico della Protezione Civile e membro del Comitato Tecnico Scientifico (Cts), a Il Messaggero. Fine del commissariamento della politica dunque? Non proprio, la faccenda al riguardo è ben più complessa. Di sicuro però finirà lo stato di emergenza, che scade il 31 dicembre e al massimo può essere prorogato fino al 31 gennaio. Di conseguenza cadrà tutto l’apparato che grazie ad esso è stato messo in piedi, compreso il Cts. A prescindere dall’esistenza o meno dell’emergenza Covid, a ben vedere il Comitato ha le ore contate. 
 
Scade lo stato di emergenza. E il Cts prepara le valigie 
Lo ammette d’altronde lo stesso Ciciliano. “Lo stato eccezionale non può andare oltre gennaio”, dice. “Il 31 dicembre scadrà lo stato di emergenza” e un’eventuale proroga può essere prevista “in base alle leggi vigenti al massimo di un altro mese, visto che a quel punto verrebbe raggiunta la durata massima di 24 mesi prevista dalla normativa”. Tutto noto e specificato più volte anche su questo giornale. Solo che adesso a precisarlo – finalmente – è pure un membro del Cts. 
 
Gli esperti si fanno da parte 
Quest’ultimo peraltro non prevede neppure riunioni nei prossimi giorni e il governo non sembra neppure sollecitarle. Anzi, di fatto Draghi ormai decide in autonomia. Cosa faranno allora “gli esperti” da qui a gennaio? “Personalmente – afferma Ciciliano – ritengo che nelle prossime settimane, che saranno le ultime, anche tenendo conto del continuo miglioramento degli indici epidemiologici, il Comitato tecnico scientifico dovrebbe avere un ultimo importante compito: accompagnare verso la normalità la gestione dell’epidemia da Sars-CoV-2”. Ovvero? Detta in parole povere, specifica il medico della Protezione Civile “dobbiamo passare dalla gestione emergenziale alla gestione ordinaria e, secondo me, il Cts deve appunto svolgere un ruolo di accompagnamento in questa fase così importante”. 
 
Il green pass? “Dopo l’inverno potremmo toglierlo” 
Ciciliano ammette poi che neppure i contagi degli ultimi giorni destano particolare preoccupazione in casa Cts e che tra qualche mese verrà – molto probabilmente – tolto pure il green pass. “Venerdì scorso gli uffici pubblici sono tornati all’85% di presenze, molte attività sono ricominciate. Si stanno eseguendo molti più tamponi, il numero più alto di sempre, come effetto dell’obbligo del Green pass. Così troviamo più positivi asintomatici che non avremmo intercettato. Ma il numero dei ricoveri non aumenta, anzi diminuisce. Intercettando tanti positivi facciamo una sorta di contact tracing preventivo che tiene sotto controllo l’epidemia. Sappiamo che nei mesi invernali i virus respiratori si diffondono più facilmente. Ma se continuiamo a vaccinare, dopo l’inverno potremo anche rinunciare a uno strumento emergenziale come il Green pass“. 
 
22 ottobre  2021