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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Romolo, il fondatore 
di Ninni Raimondi
 
Romolo, il fondatore 
 
Il poeta Ovidio ci tramanda che, una volta tracciato il solco primigenio sul Palatino, Romolo così avrebbe pregato gli dèi celesti:  
 
"Giove, Marte, padre mio, e tu, madre Vesta: assistetemi mentre fondo questa città!  
Ascoltatemi tutti, o dèi che è doveroso invocare:  
che questa mia opera si realizzi con l’auspicio vostro!  
Che a lungo duri il potere di questa terra sul mondo sottomesso, a lei obbedienti l’Oriente e l’Occidente!".
 
Fondare una città non è un atto come un altro.  
Di certo non è un atto profano.  
Perché fondare una città significa darsi un’origine, una forma e un destino. Significa fecondare una terra e piantarci radici profonde.  
Significa proiettare nei millenni la propria volontà di esistenza e di potenza. Significa sfidare l’eternità, far forza alla fortuna e vincere la morte. 
 
Romolo tra storia e leggenda 
Come ci narrano i miti antichi, Roma fu fondata in un giorno.  
Il 21 aprile, per la precisione.  
 
A compiere l’atto fatale fu Romolo, il capostipite del popolo che edificherà il più glorioso degli imperi.  
Nato dall’unione del dio Marte con la vestale Rea Silvia (discendente di Enea e della dea Venere), Romolo era figlio di amore e guerra.  
Al gesto fondatore del re latino, a questa «urbigonia», la storiografia moderna ha rifiutato di crederci.  
In pieno positivismo, si pensò addirittura che a Roma non ci fosse stato alcun re.  
Eppure, a partire dagli scavi di Giacomo Boni nel Foro, le scoperte archeologiche hanno pian piano dato ragione alla tradizione antica. Riesumando il lapis niger, Boni confermò la storicità di un’età regia a Roma.  
Rinvenendo sul Palatino i resti di una cinta muraria risalente al VIII secolo a.C., Andrea Carandini vi ha scorto l’insediamento urbano fondato da Romolo. 
 
La verità del mito     
In sintesi, nella vicenda di Romolo e del suo gemello divino, storia e mito sono inestricabilmente intrecciati.  
Il mito parla la sua verità – una verità che si è fatta storia.  
Ed è proprio a Romolo, a questa straordinaria figura «mito-motrice», che dedico,oggi, l'attenzione sia mia, sia dei lettori. 
 
Grazie. 
6 Novembre  2021