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Fondato e diretto, nel 2003, da Ninni Raimondi
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Elezione del Presidente della Repubblica 
di Ninni Raimondi
 
Elezione del Presidente della Repubblica: siamo all’apoteosi dello scollamento con il Paese reale 
 
Da mesi l’agorà mediatica e politica appare unicamente concentrata sull’elezione del prossimo Presidente della Repubblica. Una partita istituzionale di valore, che determinerà gli equilibri degli anni futuri. Comprensibile, pertanto, che sul tema si concentrino le maggiori attenzioni sulla tematica, provando ad influenzare e determinare la scelta del nuovo inquilino del Quirinale. 
 
Anche su queste colonne abbiamo spesso trattato l’argomento ed espresso considerazioni sugli scenari che potrebbero delinearsi fino all’inizio di febbraio. Tuttavia, è doveroso denunciare gli aspetti negativi che stanno purtroppo derivando dal dibattito, comportando una marginalizzazione delle problematiche dei cittadini italiani. 
 
Così l’elezione del Presidente della Repubblica testimonia la distanza tra politica e cittadini 
In primis, urge ribadire come il popolo si ritenga tristemente distante dalle manovre politiche interne ai “palazzi del potere”. Un risentimento che è spesso sfociato nell’astensionismo elettorale o nell’improduttivo voto di protesta. Tale sfiducia verso la politica dovrebbe bastare per invogliare i dirigenti di partito ed i mass-media a modificare la propria comunicazione. Concentrarsi su un tema unico come l’elezione del Presidente della Repubblica non riavvicinerà certo gli italiani allo scenario nazionale. 
 
Inoltre, nella drammatica crisi che stiamo (ancora) attraversando, produrre ulteriore scollamento tra cittadini e politica rischia di rivelarsi fatale. I primi sarebbero, giustamente, in attesa di proposte e soluzioni su tematiche maggiormente prioritarie del successore di Mattarella. Fisco, restrizioni pandemiche, giustizia, immigrazione clandestina ed occupazione rappresenterebbero tematiche di reale interesse per gli italiani. In particolar modo se il tanto atteso Recovery Fund dell’Unione Europea si sta rivelando poco più di un mero insieme colmo di annunci roboanti e buoni propositi. 
 
Siamo dinanzi alla prospettiva di ulteriori tre mesi in cui la politica sarà colpevolmente distante dai reali interessi dei cittadini. Uno scenario che certamente non favorirà il ritrovo di serenità sociale e di fiducia nelle nostre istituzioni di cui sarebbe auspicabile disporre. 
8 Novembre  2021